Leopolda siciliana, riciclaggio in atto?
PALERMO — Polemica in corso per la Leopolda siciliana. Uno degli organizzatori della convention del Pd, Alberto Firenze, è un ex consigliere comunale di Forza Italia nel Comune di Castelvetrano.
Attualmente dirige lo staff del sottosegretario all’Istruzione, ma gli esordi di Firenze non sono stati nelle file del Pd.
La passione renziana arriva dopo una militanza azzurra e i suoi passi politici nel Pd sono stati l’elezione da Presidente dell’ERSU di Palermo, l’ente che si occupa delle borse di studio universitarie, e appunto l’organizzazione della Leopolda.
È folta la schiera di quanti hanno deciso di passare dal centro-destra ai democratici.
Sono infatti molti gli ex di Forza Italia ed ex Udc presenti alla Leopolda di Palermo: da Adelfio Elio Cardinale, presente nel Governo Monti e vicino a Renato Schifani, a Roberto Lagalla, Rettore dell’Università di Palermo, intimo di Angelino Alfano e che è stato assessore alla Sanità di Cuffaro, l’ex governatore ora in carcere con l’accusa di favoreggiamento a Cosa Nostra.
Il malcontento è alimentato anche dall’ingresso nelle fila del Pd di cinque deputati regionali di Articolo 4, un gruppo parlamentare creato da Lino Lanza (ex Mpa ed ex Udc che poi ha fondato Sicilia democratica) che al suo interno ha persone che arrivano dall’Udc, dal Pdl e dal Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo.
Antonello Cracolici, leader della sinistra Dem che fa parte della corrente Cuperlo in Sicilia, ha fatto sentire la sua voce, da assente, commentando con queste parole: «Voglio un Pd aperto, ma il riciclaggio nel codice penale è un reato. Nel codice della politica è immorale».
La kermesse di Faraone sembra più del centrodestra che della sinistra, creando degli squilibri difficili da gestire. Ma è lo stesso Faraone a darne una chiave di lettura, partendo dalla fuoriuscita dei cinquecento civitani dal Pd: «Non c’erano neanche al congresso quando si è votato, fatemeli vedere. Io vedo una grande voglia di aderire da sinistra, da centro e da destra. Si è liberato il voto che non è più ideologico per cui i cittadini si spostano a seconda dei progetti e degli ideali. Molti hanno recepito il bipartitismo e ritengono l’offerta del Pd più convincente. Riciclati qui? Non chiedete a me, chiedete a loro perché son qui. Noi in Sicilia, alle elezioni, prendevamo percentuali irrisorie, il centrodestra ci surclassava. Se oggi vogliamo vincere le elezioni dobbiamo costruire le condizioni per cui chi prima votava dall’altro lato oggi ci voti».
Paola Mattavelli
2 marzo 2015