Ultimatum di Renzi al M5S : «Collaborate o andrete in pezzi»

ROMA – «Collaborate o andrete in pezzi». Il premier Renzi, con il suo discorso di ieri alla Camera, ha invitato il M5S ad ammorbidire le sue posizioni, soprattutto dopo l’ultimo abbandono del movimento da parte di Tommaso Currò, e a cedere ad una alleanza necessaria in vista delle elezioni del Capo dello Stato. «Abbiamo bisogno anche di voi – ha esordito il Presidente del Consiglio – Questo Parlamento non può vedere buttata via l’occasione di una forza politica importante in una discussione tutta interna e sterile». Ma è il passaggio del deputato Currò dalla sponda grillina a quella governativa, che ha spinto Renzi a sparare a zero sulla politica autoritaria di Grillo: «continuerete a perdere deputati e senatori e a fare liste di proscrizione. Non andrete da nessuna parte». «Condivido il tentativo di rinnovamento della classe dirigente e intendo partecipare attivamente alla moralizzazione della politica», ha sottolineato Currò che ha aggiunto: «Rivendico il diritto di rappresentare il territorio in cui sono eletto, in questo ostacolato dal mio movimento più che da altri». Il suo abbandono , se da una parte ha permesso al premier di lanciare l’ultimatum al M5S, dall’altra non è stato accolto favorevolmente dagli ex colleghi grillini, i quali hanno pubblicato su Facebook espressioni colorite per descrivere il «traditore» , da «opportunista da strapazzo» a «uomo di m…». I tentativi dell’esecutivo di cercare un punto di incontro con i pentastellati sono stati bloccati dalla polemica sorta alla Camera sui bambini pakistani morti nell’attentato di ieri, un tema oggetto del discorso del premier pesantemente contestato dal movimento che ha urlato di «pensare ai bambini italiani». Ma secca è stata la replica di Renzi: «Ma come potete, davanti a una tragedia simile? Abbiate rispetto almeno per i bambini! Ma come si fa? Un po’ di dignità».
Benedetta Cucchiara
17 dicembre 2014