Voto in Emilia e Calabria, l’affluenza in forte calo

Urne aperte in Emilia Romagna e in Calabria per l’elezione dei presidenti delle Regioni. Dalle 7 alle 23 di questa sera 5,3 milioni di cittadini sono chiamati ad eleggere i rispettivi governatori e consigli regionali, ma il vero vincitore sembra essere l’ astensionismo.
Secondo il dato registrato alle 19 infatti in Emilia Romagna, l’affluenza si registra al 30,9 per cento. In Calabria si attesta poco più alta: 34,6% contro il 28,38 del 2010.
Questa sfida elettorale locale non può non essere considerata un “termometro” nazionale, e lo spoglio dei voti che inizierà in tarda nottata non mancherà di riservare amare sorprese: la ferma intenzione del Carroccio di superare in Emilia i pentastellati e dare così alla “Regione Rossa” una mano di verde, sarà forse ostacolata dagli elettori e dal loro progressivo allontanamento dalla politica, un distacco fomentato dalla caduta dei precedenti governatori per motivi giudiziari.
Durante il comizio di Cosenza, il premier Matteo Renzi aveva invitato i cittadini a presentarsi alle urne, sottolineando che «la regione ed il Paese non si salvano da soli». E sulle elezioni, Renzi si è detto contrario ad una interpretazione nazionale: «Qualcuno vuole fare un test di come stanno i partiti, a me va bene: negli ultimi mesi il Pd ha vinto le partite in Regioni che erano del centrodestra, come in Piemonte, Sardegna e Abruzzo. Se domenica vogliono dire come sta il Pd sarò felice, ma non darei una lettura nazionale di questo voto. E non la darò io stesso se, come spero, vinciamo».
Gli elettori che hanno votato hanno avuto un’unica scheda per esprimere il loro voto sia per il candidato Presidente della Regione (6 per l’Emilia e 5 per la Calabria) sia per le liste , facendo attenzione alle diverse regole elettorali previste dalle due regioni.
Benedetta Cucchiara
23 novembre 2014