Sindacati a Palazzo Chigi. Il premier: «Ci sono sorprendenti punti di intesa»
«Ci sono sorprendenti punti di intesa con i sindacati» . Il premier Matteo Renzi ha commentato così l’incontro di questa mattina a Palazzo Chigi con i leader Cigl, Cisl Uil e Ugl, un incontro tutto incentrato sulla riforma del lavoro ed in particolare sul Job Act.
Il confronto tra l’esecutivo e i sindacati si è subito aperto sulla discussa questione del Tfr in busta paga e la possibile introduzione di un salario minimo, annunciando al tempo stesso la regolamentazione della rappresentanza sindacale che sarà inserita nel testo del Job Act. Il premier si è soffermato anche sul problema della tutela del reintegro previsto dall’art. 18 e ha sottolineato che «resterà per i licenziamenti discriminatori ma anche per i disciplinari, previa specifica delle fattispecie».
Le reazioni dei sindacati alle proposte di Renzi sono state differenti: Susanna Camusso non ha accettato le condizioni poste dall’esecutivo, minacciando di prolungare le proteste. «È inevitabile proseguire la mobilitazione se il Governo continua con le politiche annunciate- ha dichiarato la leader Cgil – Abbiamo bisogno di una politica di aumento dei salari e di una politica di riduzione del fisco e ne abbiamo bisogno insieme».
Più aperte le altre organizzazioni sindacali, come la Cisl che ha definito importante la convocazione da parte di Renzi ma si augura che il Governo «cambi strada e registro nelle proprie politiche per il lavoro», soprattutto nella scelta di destinare il Tfr in busta paga, una decisione invisa a tutto il mondo sindacale.
Se da una parte i sindacati sono uniti negli obiettivi da perseguire, in primis la riduzione del costo del lavoro, lo stesso non si può dire per i mezzi,in quanto Cisl e Uil hanno già annunciato che non parteciperanno alla manifestazione nazionale del 25 ottobre a Roma indetta dalla Cgil.
Benedetta Cucchiara
7 ottobre 2014