NEW YORK– Il Premier Matteo Renzi, dopo il discorso di ieri all’Onu –dove ha lanciato l’allarme sugli immigrati rivendicando l’importanza dell’operazione “Mare Nostrum” e invitando gli altri Stati ad una collaborazione con l’Italia affinché “il mediterraneo non diventi un cimitero” – è tornato ad ad affrontare i temi interni al nostro Paese in un incontro con la comunità italiana al Consolato di New York.
“Per tornare a fare l’Italia siamo pronti, se servirà, a fare battaglie in Parlamento e a sfidare i poteri forti anche se più dei poteri forti temo i pensieri deboli”. Così ha dichiarato il presidente del consiglio durante la cerimonia.
“Cambieremo la burocrazia” – ha assicurato Renzi- “le regole del gioco sul lavoro, le istituzioni, e daremo tempi certi alla giustizia. Se si vuole restare a galla si deve correre. Stando fermi si cade”. Renzi invita a “non rassegnarsi alla rassegnazione” ma ad essere “orgogliosi e gelosi del nostro passato ma anche del nostro futuro”. “Abbiamo qualche problema”- ammette- “alcuni numeri non vanno ma a fronte di un debito alto abbiamo una ricchezza privata più di altri paesi del mondo occidentale, aziende che crescono nonostante la politica e abbiamo la straordinaria capacità di essere innovatori e curiosi”
Poi sulla riforma del lavoro assicura: “Non ci sarà alcun pasticcio, condivido alla lettera le parole del ministro Poletti. Faremo una riforma fatta bene che sarà degna di questo nome”.
Luigi Carnevale
26 settembre 2014