Il CDM approva la manovra anti-crisi con un giorno di anticipo
ll Consiglio dei Ministri approva la manovra finanziaria con un giorno di anticipo, la fretta sembra essere la cifra di questo nuovo governo.
Che la situazione del paese fosse grave già lo sapevamo, anche se poi quantificare questa “gravità” è tutta un’altra cosa. La buona notizia, se così si può dire, sta nelle parole del nuovo premier Monti: «La situazione del Paese è grave, ma ce la possiamo fare», ecco quel ce la possiamo fare, che può significare molto o molto poco, vale a dire tutto o niente, vale il nocciolo duro della questione.
La manovra che vale in tutto 24 miliardi al lordo della delega fiscale (20 miliardi al netto) è pronta e dovrebbe in via teorica essere quel quid che può permettere all’Italia proprio di farcela.
“Una manovra che deve – o dovrebbe – scontentare tutti” così l’ha presentata oggi Monti prima del Consiglio dei Ministri, che si traduce in un più tasse per tutti, in un Paese dove la pressione fiscale è già molto alta, c’è da dire che il coraggio certo non gli manca. Tuttavia l’incontro tra governo e parti sociali sembra essere stato “positivo e incoraggiante”, ha detto di essere rimasto colpito dalla consapevolezza sulla crisi, ma essa è peggiorata.
Sarà una manovra sofferta, che richiederà sacrifici ma il premier garantirà “rigore, equità e sviluppo”, interventi strutturali in diversi campi e soprattutto il pareggio di bilancio nel 2013, che potrebbe essere raggiunto addirittura con un anno di anticipo.
La manovra è stata approvata con un giorno di anticipo e verrà presentata tra poco alla stampa.
Qui in seguito presentiamo alcune indiscrezioni su quello che era la bozza della manovra:
• Incremento di 3 punti percentuali, dell’aliquota Irpef dal 43%al 46%, fino al 2014
• Super bollo sulle auto di lusso dal primo gennaio 2012
• Aumento delle accise sulla benzina da gennaio 2012
• Incremento del 2% delle aliquote Iva sia del 10% che del 21%
• Soglia per la tracciabilità fissata a 1.000 euro
• Soppressione dell’Enpals e Inpdap, muovendo verso il Super-Inps
• Agevolazioni fiscali e i benefici assistenziali concessi in base all’Isee (indicatore della situazione economica equivalente)
• Deduzione dall’Ires e dall’Irpef, per le imprese, della quota Irap “relativa alla quota imponibile delle spese per il personale dipendente e assimilato”
• Soppressione dell’Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, dell’Agenzia per la sicurezza nucleare e dell’Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale
• L’Imu, imposta municipale, al posto della vecchia Ici. L’aliquota base sarà dello 0,76% sulla rendita catastale, con una riduzione dello 0,4% per l’abitazione principale o affittata. I Comuni potranno aumentarla fino allo 0,2% in caso di abitazione principale o dello 0,3%.
• Soppressione dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo
• Liberalizzazione dei farmaci di fascia c a pagamento, che potranno essere venduti anche nelle parafarmacie
• Tagli da 3,1 miliardi per le Regioni a partire dal 2012
• Autonomi in pensione a 66 anni e sei mesi dal 2012. Le lavoratrici a 63 anni e sei mesi
• Penalizzazione del 3% per ogni anno di anticipo, per chi esce in pensione anticipata (quindi con almeno 42 anni e un mese di contributi se uomini) prima dei 63 anni di età dal 2012
• Blocco della rivalutazione rispetto all’inflazione per le pensioni di oltre 467 euro. Per le pensioni tra i 467 e i 935 euro prevista una rivalutazione del 50% rispetto all’inflazione. Le minime avranno la perequazione totale
• Riduzione del numero dei componenti di Province, Cnel e authority come Antitrust, Agcom e Consob
• Tassa per gli yacht fino a 150 euro al giorno
4 dicembre 2011