Aperte le porte del carcere per il deputato Francantonio Genovese. Con 371 voti favorevoli e 39 voti contrari, la Camera ha autorizzato ieri sera l’arresto dell’esponente democratico accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa.
La votazione, avvenuta a scrutinio palese, ha visto il Pd schierato contro Genovese e lo stesso premier ha espresso su Twitter le sue considerazioni sull’accaduto: “Il Pd crede che la legge sia uguale per tutti. E la applica, sempre. Anche quando si tratta dei propri deputati”.
Accanto alle astensioni, 13 in tutto, il no solidale di Berlusconi all’arresto del parlamentare protagonista dell’inchiesta sulla formazione professionale siciliana. “Tutti i deputati di Forza Italia hanno votato contro” – ha dichiarato il leader di Fi – “Noi siamo e saremo garantisti sempre e comunque”.
I grillini invece hanno guardato silenziosamente il risultato della votazione senza applausi o ingiurie nei confronti del condannato che ha seguito la procedura di voto dalla sua villa Ganzirri a Messina in compagnia dei suoi legali, per poi avviarsi in macchina verso il carcere di Gazzi.
“La verità è che il partito mi ha abbandonato, tradito” avrebbe ammesso Genovese ad un amico al termine della votazione, ma già durante le discussioni in Aula si era mostrato inquieto e allo stesso tempo si era detto consapevole dell’imminente abbandono da parte del Pd. “Io non so niente, non domando a nessuno, trovo tutto molto sgradevole”, avrebbe affermato il deputato, prevedendo la sconfitta imminente:”Sapevo che sarebbe finita così”.
Benedetta Cucchiara
16 maggio 2014