Italicum passa alla Camera. Renzi: ora possiamo cambiare l’Italia
Italicum approvato alla Camera con 365 sì, 156 no e 3 astenuti. La riforma della legge elettorale è riuscita con queste votazioni a superare l’empasse di Montecitorio e ora è attesa all’esame del Senato.
Una corsa ad ostacoli quella del nuovo sistema di voto che, dopo il blocco della seduta notturna,ha ottenuto questa mattina il via libera da parte di Forza Italia, Ncd e Pd ed è stato salutato con entusiasmo dal premier. Esprimendo istantaneamente su Twitter la sua gratitudine a tutti i sostenitori dell’Italicum, Renzi ha dichiarato che “tutte le deputate e i deputati hanno dimostrato che possiamo davvero cambiare l’Italia”.
Le novità principali della nuova legge elettorale,frutto dell’intesa Forza Italia e Pd, possono riassumersi così:collegi plurinominali con liste bloccate per un numero di candidati equivalente ai posti in palio, premio di maggioranza (il partito che ottiene il 37 %dei voti otterrà 340 seggi) ed eventuale ballottaggio se nessuno dei partiti arriva a questa soglia, prevedendo in questo caso l’assegnazione di 327 seggi. Inoltre, sono tre le soglie di sbarramento previste: 8% per i partiti e 12% per le coalizioni, mentre per i singoli partiti coalizzati il 4,5%.
Bocciati invece gli emendamenti sulla parità di genere che prevedevano l’alternanza tra uomini e donne nelle candidature, mentre è passato il provvedimento che introduce la parità di genere nella composizione delle liste.
Nonostante l’appoggio del suo partito, Renzi deve fare i conti con numerose critiche provenienti proprio dal Pd.”l’Italicum va migliorato sul fronte del rapporto tra elettori ed eletti”, ha polemizzato l’ex segretario democratico Bersani, ancora non incline ad accettare l’accordo con Forza Italia:”Capisco la necessità di intese, però non credo che Berlusconi debba avere l’ultima parola”.
Tra le proteste in aula da parte di Sel e dei grillini e le perplessità del Pd sull’Italicum, c’è chi ha espresso soddisfazione per essere arrivati all’approvazione della riforma, senza però rinunciare a pesanti critiche. Il capogruppo Pd Roberto Speranza dopo aver annunciato che “con questo voto oggi può partire il percorso delle riforme”, è ritornato sull’affondo delle quote rosa, a sua detta “un problema di civiltà del Paese”.
L’Italicum passerà ora al Senato, ma la parità di genere e le preferenze chieste a gran voce dal Ncd, minacciano un nuovo stallo.
Benedetta Cucchiara
12 marzo 2014