Processo Ruby, Berlusconi e i suoi legali indagati per corruzione

Berlusconi è iscritto nel registro degli indagati per corruzione in atti giudiziari. La procura di Milano ha aperto così il terzo atto del processo Ruby, un altro filone di indagine che vede nuovamente coinvolto l’ex premier.
Il procuratore Bruni Liberati ha voluto fare nuovamente luce sulle serate di Arcore e soprattutto sulla difesa legale di Berlusconi,costruita grazie alle false dichiarazioni comprate a suon di assegni dal Cavaliere. Falso in testimonianza e corruzione in atti giudiziari sarebbero le motivazioni alla base della nuova indagine, anche se la procura non ha voluto specificare le ipotesi di reato, limitandosi a render noto in un breve comunicato la lista degli indagati: l’elenco non si fermerebbe a Berlusconi e ai suoi legali Ghedini e Longo, ma conterebbe circa 45 persone, inclusa Ruby e le ragazze dell’Olgiata che ricevevano dal leader di Forza Italia uno “stipendio” di 2500 euro al mese.
Pronta è stata la replica di Berlusconi, che si è detto convinto dell’inesistenza della giustizia in Italia, rivolgendo le sue critiche ad un sistema giudiziario inefficiente.”L’ingiustizia è uguale per tutti i cittadini”, ha dichiarato l’ex premier che ha aggiunto:”Le nostre carceri esplodono e migliaia di detenuti si affollano in celle stracolme, molti in attesa di giudizio e, tra questi, molti innocenti, a causa di un uso aberrante della custodia cautelare. Chiunque voglia, al contrario, vedersi riconosciuta da un magistrato una propria ragione deve aspettare anni ed anni. Talvolta un decennio e più. E hanno il coraggio di chiamare tutto ciò giustizia! “.
Si apre così un altro capitolo giudiziario per il Cav, già condannato in primo grado per prostituzione minorile a sette anni di reclusione e all’interdizione perpetua dei pubblici uffici. E sull’eventualità di uscire di scena, Berlusconi ha sottolineato di non aver alcuna intenzione di soccombere ai processi: “voglio restare in campo,più convinto che mai di dover combattere fino alla fine per veder prevalere quello in cui credo profondamente, la libertà.”
Benedetta Cucchiara
23 gennaio 2014