Scuola, dietrofront di Carrozza: “Gli scatti non verranno restituiti”

Smentita la restituzione degli scatti di anzianità. Il governo ha deciso di fare marcia indietro e di rassicurare il mondo scolastico, già sul piede di guerra dopo l’entrata in vigore del decreto che prevedeva per tutto il 2013 il blocco degli scatti, sottraendo 150 euro mensili al corpo docente.
Nel sito dell’esecutivo è stato annunciato il dietrofront, il prodotto di una riunione a Palazzo Chigi tra il premier Letta, il ministro dell’economia Saccomanni e il ministero dell’istruzione Carrozza che ha espresso la sua soddisfazione per aver placato l’ira degli insegnanti. Convinta di trovare al più presto una soluzione, il ministro ha sottolineato il problema comunicativo tra il ministero dell’istruzione e quello dell’economia che ha portato all’annuncio della discordia:”Tra Natale e Capodanno sono stati presi questi provvedimenti per inerzia amministrativa senza comunicare ai ministri competenti che cosa stava avvenendo”. E sui problemi organizzativi e di coordinamento tra i dicasteri,Carrozza non ha risparmiato le critiche: ” Si fara’ un’analisi di chi ha sbagliato e vedremo. Non e’ questione di pagare, ma di organizzare le cose in maniera queste cose non avvengano più. Dobbiamo affrontare il tema del governo della scuola ad un livello normativo e di gestione: non e’ pensabile che da una parte si decidono le cose, dall’altra come e quando si pagano gli stipendi”.
Se Carrozza ha fatto partire la caccia al responsabile, Saccomanni ha protetto il .ministero dell’Economia sottolineando il suo ruolo di “mero esecutore, che aspettava istruzioni mai pervenute”. E contro coloro che hanno richiesto le sue dimissioni, il ministro dell’istruzione ha creato una solida difesa:”Non serve a nulla chiedere le dimissioni di un ministro se poi non si presenta un programma chiaro di come si vogliono risolvere le difficolta’”.
Mentre Matteo Renzi ha dichiarato di appoggiare la scelta del governo di fare marcia indietro, una decisione caldamente consigliata da lui stesso all’esecutivo per rimediare alla figuraccia, Nichi Vendola ha commentato aspramente le azioni di Palazzo Chigi.”Gli insegnanti italiani hanno bisogno di molte cose eccetto che di essere umiliati e presi in giro anche da questo governo”, ha dichiarato il leader di Sel su twitter, che ha aggiunto “Non se lo meritano dopo aver patito i disastri compiuti dalla Moratti e dalla Gelmini”.
Dietro la scena delle polemiche, il regista Letta è rimasto in silenzio, lasciando che i conflitti tra scuola e istituzioni si risolvano grazie ad una mano invisibile che guidi il caos verso l’equilibrio, passando da un annuncio ad una smentita.
Benedetta Cucchiara
09 gennaio 2014