Caso Ruby. Secondo i legali il fatto non sussiste

I legali di Silvio Berlusconi hanno presentato oggi un ricorso in appello contro la condanna in primo grado per il caso Ruby. Il Cavaliere era stato condannato a 7 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, ma adesso tramite i suoi avvocati chiede l’assoluzione piena dalle accuse con la formula de “il fatto non sussiste”.
Nelle motivazioni della sentenza con cui i giudici hanno condannato Berlusconi a sette anni per concussione e prostituzione minorile, si legge che “risulta innanzitutto provato che l’imputato abbia compiuto atti sessuali con El Mahroung Karima (Ruby ndr) in cambio di ingenti somme di denaro, variabili, di circa 3 mila euro per volta, e di altre utilità quali gioielli”. “Ritiene il Tribunale – si legge ancora nelle motivazioni – che la valutazione unitaria del materiale probatorio illustrato evidenzi lo stabile inserimento della ragazza nel collaudato sistema prostitutivo di Arcore ove giovani donne, alcune delle quali prostitute professioniste, compivano atti sessuali in plurimi contesti”.
Luigi Carnevale
2 gennaio 2013