La promessa della Cancellieri: “Reato di omicidio stradale entro gennaio”

Anno nuovo, giustizia nuova. Il 2014 è stato inaugurato da Annamaria Cancellieri con la promessa di introdurre il reato di omicidio stradale entro gennaio e far fronte così ad una emergenza sociale che ormai non può più aspettare.
L’annuncio del Guardasigilli è arrivato nello stesso giorno in cui sono state aggiunte altre due persone alla lista delle vittime dei pirati della strada, due donne coinvolte in un incidente stradale in Calabria. E di fronte all’ennesima tragedia la Cancellieri ha sottolineato l’importanza di dare al più presto una risposta all’impunità dilagante della pirateria: “Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un pacchetto di norme sulla giustizia che conterrà anche il reato di omicidio stradale”, ha dichiarato ieri il ministro della giustizia, “Il nostro obiettivo è quello di colpire gli autori di questi reati, che sono gravi, per fare in modo che le vittime abbiano la giustizia che meritano. Spesso infatti le famiglie delle vittime si sentono offese nel loro dolore perché non hanno i riscontri che meriterebbero”.
L’introduzione del reato di omicidio stradale è stata oggetto di numerose discussioni:dal 2011 con la proposta dell’allora ministro dell’interno Maroni di distinguere tra omicidio colposo e omicidio doloso, alle richieste di Alfano nel 2013 di valutare l’efficacia del reato , la modifica del codice penale ha superato numerosi ostacoli e sembra ormai vicina. Il sottosegretario ai trasporti De Angelis aveva annunciato l’anno scorso che il 2014 sarebbe stato l’anno del Codice della strada, prevedendo quindi una sua sostanziale modifica per garantire la sicurezza dei cittadini e per distruggere “un quadro spaventoso” fatto di 62.000 morti e di 4 milioni di feriti registrati negli ultimi 10 anni.
Soddisfazione per la decisione della Cancellieri è stata espressa dall’Associazione Amici e Sostenitori della Polizia Stradale (ASAPS) che da tempo lotta per ottenere “l’ergastolo della patente” per i pirati della strada, autori solo nel 2013 di 902 incidenti, 105 morti e 1089 feriti: “Seguiremo i lavori con attenzione affinché l’impegno del Governo proceda con celerità e non si spiaggi come nella scorsa legislatura in un Parlamento nel quale l’ex ministro di Giustizia si era dichiarato non favorevole all’adozione di questa nuova figura di omicidio”.
Il Comune di Firenze e numerose associazioni hanno proposto una petizione per un disegno di legge, raccogliendo in 2 anni 75.000 firme compresa quella di Matteo Renzi, sperando così di colmare un vuoto normativo che secondo l’associazione Italia Vita “continua silente la sua complicita’ con persone che, senza alcun senso della vita, minano ogni giorno la vita altrui”.
Benedetta Cucchiara
02 gennaio 2014