Approvato decreto carceri. Polemiche sulla sicurezza, ma la Cancellieri replica: “uno strumento di grande civiltà giuridica”

Alleggerire il sovraffollamento e migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Sono questi i due obiettivi fondamentali del decreto legge sulle carceri, approvato ieri dal Consiglio dei ministri e subito seguito da una scia di polemiche sull’elevato numero dei detenuti in uscita, un numero allarmante per la sicurezza dei cittadini.
La Guardasigilli Cancellieri ha cercato di difendere il provvedimento e ha rassicurato” che non si tratta di indulti o indultini perchè non c’è nulla di automatico,tutto è affidato al giudice che decide sull’uscita agevolata dei detenuti”. Per il premier Enrico Letta l’uscita di circa 3 mila detenuti nei prossimi 2 anni rappresenta solo il primo passo per il miglioramento delle condizioni carcerarie, un miglioramento chiesto a gran voce dell’Ue, dalla Corte costituzionale e dal Capo dello Stato e che passa anche attraverso la riforma della giustizia civile.”il governo, con un duplice intervento, dà risposte alla terribile situazione del sovraffollamento delle carceri senza che questo abbia elementi di pericolosità per i cittadini”, ha dichiarato il presidente del Consiglio,” e realizza un intervento che serve ad accelerare la giustizia e il processo civile”.
Numerose sono le novità introdotte dal decreto, a partire dall’istituzione del Garante nazionale dei diritti dei detenuti, un organo di tutela extragiudiziale, dall’aumento degli sconti di buona condotta per la liberazione anticipata, da 45 a 75 giorni ogni 6 mesi di carcere e dal braccialetto elettronico per l’arresto domiciliare. Inoltre, la detenzione verrà sostituita dagli arresti domiciliari (per gli ultimi 18 mesi di detenzione), il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali sarà innalzato dai 3 ai 4 anni per un totale di 1000 detenuti e si accresceranno gli affidi terapeutici per i tossicodipendenti.
Previste norme restrittive per gli extracomunitari, che si vedranno trasformare gli ultimi due anni di detenzione in espulsione immediata (solo per i reati minori), un sistema che a detta della Cancellieri “è efficace per l’identificazione degli stranieri”.
Il Guardasigilli, atteso al Senato giovedì per alcune comunicazioni in questa materia,ha espresso la sua soddisfazione per il provvedimento, definendolo “uno strumento di grande civiltà giuridica e un strumento di tutela che darà voce a chi, nel carcere, non l’aveva”.
Benedetta Cucchiara
18 dicembre 2013