Napolitano: “Massima attenzione a chi vive il disagio sociale. L’Italia aspetta risposte”

“La stabilità non è un valore se non si traduce in un’azione di governo adeguata”. Ne è convinto Giorgio Napolitano che durante la cerimonia di ieri per lo scambio degli auguri di Natale con le alte cariche dello Stato al Quirinale ha esortato l’esecutivo a dare una risposta concreta al violento malumore degli italiani, generato da una drammatica crisi economica e dalla diffusione dell’antipolitica.
Il Capo dello Stato si è soffermato su alcuni dei temi caldi che stanno infiammando il dibattito politico, dalla riforma della legge elettorale al malcontento espresso dal movimento dei Forconi.”È necessario dare la massima attenzione al disagio sociale espresso da categorie , gruppi, persone, che possono farsi coinvolgere in proteste indiscriminate e finanche violente, in un estremo e sterile moto di contrapposizione totale alla politica e alle istituzioni“, ha ribadito Napolitano, invitando i manifestanti al rispetto della legge,pur facendo attenzione “a tutte le cause e i casi di più acuto malessere sociale“.
La soluzione per Napolitano è la ripresa, ma la ripresa passa attraverso le riforme che necessitano di unità e coesione, difficili da perseguire dopo la fuga di Forza Italia dalla maggioranza. E proprio rivolgendosi al nuovo partito di Berlusconi, Napolitano non ha risparmiato dure critiche, esortando Fi a seguire il percorso riformatore. “Quella rottura non comporti l’abbandono del disegno di riforme costituzionali, di cui sono state poste le premesse tra giugno e settembre con la relazione della Commissione presieduta dal ministro Quagliariello“. Inoltre, riferendosi agli esiti del processo Mediaset,il presidente della Repubblica ha accusato il leader di Fi “di aver estremizzato ogni giudizio e reazione, provocando guasti nella vita democratica” e lo ha invitato a “non evocare immaginari colpi di Stato e oscuri disegni cui non sarebbero state estranee le nostre più alte istituzioni di garanzia“.
Per quanto riguarda il suo secondo mandato, il Capo dello Stato ha fatto capire chiaramente di non voler portare a termine un incarico tanto prestigioso quanto impegnativo, ricordando a tutti i limiti che egli stesso aveva definito nel giorno della sua elezione: “Doverosamente non mancherò di rendere nota ogni mia ulteriore valutazione della sostenibilità, in termini istituzionali e personali, dell’alto e gravoso incarico affidatomi“.
Napolitano ha infine rivolto un appello ad una generazione che ha perso la speranza e la voglia di lottare per ottenere un lavoro.”I giovani non si rassegnino“, ha spiegato Napolitano,”devono trarre fiducia dagli esempi non marginali nella volontà di alcuni ragazzi di non rassegnarsi, specie tra quelli che vogliono fare ricerca emergono passione e impegno incondizionati che sono un segnale importante per affrontare la sfida di una ripresa che produca occupazione“.
Benedetta Cucchiara
17 dicembre 2013