Chi sono i Forconi?

I movimenti che agitano il Paese si muovono portando avanti proteste diverse sotto una sola nomenklatura: I Forconi.
Li avevamo conosciuti all’inizio del 2012 quando in Sicilia autotrasportatori e imprenditori misero in atto uno sciopero di nove giorni al fine di ottenere una riduzione del prezzo del carburante, migliori strade, e migliori condizioni di lavoro. Ne risultò una rivolta fatta di blocchi sulle tangenziali e gli accessi ai porti che in definitiva non portarono a grandi risultati.
Quasi due anni dopo i Forconi oggi tornano alla ribalta e lo fanno in diverse regioni d’Italia. Ma ciò che contraddistingue le proteste di questi giorni è una massa eterogenea di attori che scendono per le strade a manifestare la propria disperazione: i tanti adolescenti (i quali sono stati più volte invitati a non andare a scuola “per riprendersi il futuro”) e i piccoli commercianti e gli ambulanti di Torino, i tassisti di Roma, i titolari di bar e ristoranti di Genova.
A questi si sono aggiunti poi i lavoratori che si uniscono alla protesta per rivendicare l’impoverimento del proprio ceto medio. Ci sono poi i movimenti più estremisti: sono “quelli più a destra” rappresentati da Danilo Calvani, contadino di Latina che auspica la sostituzione dell’esecutivo Letta con un governo militare ai quali si allineano anche Casapound e Forza Nuova.
I contenuti avanzati sono diversi ma il messaggio contro la classe politica è chiaro: tutti a casa!
A destare più preoccupazione sono i gli atti di intimidazione verso i commercianti che nelle città in cui si protestava (come Torino) sono rimasti aperti. In Sicilia sono circolati messaggi di minacce che riportavano in calce la scritta “w la mafia, w i forconi”.
Atti questi che finiscono per rendere la protesta meno gestibile e molto meno chiara.
di Luigi Carnevale
11 dicembre 2013