Dura la replica del segretario del Coisp a Grillo: “Se lui non sa giocare seguendo le regole, noi sì. Questo tizio cosa vuole?

Beppe Grillo si rivolge a Leonardo Gallitelli, Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, ad Alessandro Pansa, capo della Polizia di Stato e Claudio Graziano, Capo di stato maggiore dell’Esercito italiano con una lettera aperta, dove in un passaggio si legge: “Mi rivolgo a voi che avete la responsabilità della sicurezza del Paese. Questo è un appello per l’Italia. Il momento storico che stiamo vivendo è molto pericoloso. Le istituzioni sono delegittimate. La legge elettorale è stata considerata incostituzionale. Parlamento, Governo e Presidente della Repubblica stanno svolgendo arbitrariamente le loro funzioni. E’ indifferente che qualche costituzionalista, qualche giornalista, qualche politico affermi il contrario, questi sono i fatti, questo è il comune sentire della nazione. I partiti sono anch’essi delegittimati dai continui scandali, dalla trattativa Stato – mafia, dalla contiguità di alcuni loro membri con la criminalità organizzata, dall’indifferenza verso i problemi del Paese…“.
Ma non si fa attendere ed è molto dura la replica di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, che rispondendo a Beppe Grillo, per quanto affermato in merito alle proteste di piazza dei cosiddetti “Forconi” di questi giorni, dice: “Il fatto che Grillo non sia evidentemente capace di giocare e vincere seguendo le regole non implica che possa istigare anche noi a farlo. Pensa davvero che siamo così sciocchi e senza cervello e senza convinzione tanto da poterci indurre a comportarci come burattini nelle sue mani usando il suo eloquio da vendita promozionale? Beh si sbaglia. Caro Grillo, siamo quel che siamo, ed i cittadini ci stimano e ci amano proprio perché siano i pochi, in Italia, a restare ligi al proprio dovere nonostante tutto e tutti. Perché siamo gli unici a credere fermamente nella necessità di difendere e far rispettare quelle regole che tutti, al momento più opportuno, calpestano clamorosamente dandosi le ragioni più”.
Poi Maccari sempre in merito all’invito di Grillo alle Forze di Polizia ad unirsi alla protesta dei manifestanti e smettere di proteggere Politici e Istituzioni, sottolinea:
“Il nichilismo più assoluto di questa persona non fa proprio alcun particolare effetto. Noi facciamo Sindacato, con onore, con correttezza e con determinazione. Difendiamo gli interessi e i diritti dei Poliziotti che Grillo non esita puntualmente a scaricare quando essi attraversano un momento di umana difficoltà perché ciò non gli è utile mediaticamente. E ora questo tizio cosa vuole? Fa veramente ridere. La nostra forza, il nostro valore, la nostra ragione risiede proprio nella capacità di conservare l’onore che guida chi porta la divisa. Siamo maltrattati e abbandonati, rischiamo la vita per quattro spiccioli e prendiamo legnate a destra e a sinistra – è proprio il caso di dirlo – da una politica puntualmente sciatta e miope che ci mette sempre all’ultimo posto, da chi sceglie di vivere secondo l’illegalità, da chi semplicemente si reca allo stadio per una partita di calcio, ma anche da chi scende in strada per protestare contro uno stato di disagio non più sopportabile. Ebbene, signor Grillo, noi non scegliamo chi difendere e chi no, chi aiutare e chi no, quali leggi far rispettare e quali no, quali posizioni siano legittime e quali no. Siamo sempre noi stessi, quelli che si fanno ammazzare per pochi spiccioli, mentre nelle stanze di quelle Istituzioni che lei tanto denigra ci battiamo allo stesso modo, come leoni, per difendere Uomini e Donne della Polizia di Stato. Facciamo questo“.
Poi Maccari conclude: “come facciamo qualsiasi altro gesto nella nostra quotidianità, e cioè seguendo le regole. In questo sta l’eroismo dei colleghi, che lei dovrebbe solo ringraziare e stare a guardare, perché da loro ha veramente molto da imparare”.
Redazione
11 dicembre 2013