I Black bloc forse a libro paga degli speculatori. L’accusa dei “Socialisti Uniti”

Blindati presi d’assalto, auto date alle fiamme, sangue e devastazione a colpi di spranga e sampietrini. Sono immagini che fotografano una battaglia durata cinque ore nello sfondo di una capitale sfigurata, ridotta a teatro di guerra del fronte dei black bloc. Ma chi sono questi incappucciati armati di molotov e bombe carta che al grido “All cops are bastards” (tutti gli sbirri sono bastardi) hanno infranto le speranze del “comitato 15 ottobre” ? Dietro a quei passamontagna un magma violento che non veste i panni della politica e anche per questo “forse a libro paga degli speculatori”.
Le parole di Francesco Colucci, probabile candidato sindaco di Lucca per i “Socialisti Uniti”, se da una parte criticano aspramente ogni atto di violenza, definito “inammissibile e cretino”, dall’altra puntano il dito contro una “finanza creativa che sta scardinando con la sua avidità e con la sua volatilità, le economie di tutto il pianeta”. Giochi sui cambi e sulle borse che stanno rischiando di mettere ko l’economia europea e, sopratutto, responsabili verso “milioni di disoccupati, fallimento di aziende, impoverimento delle società civili, emarginazione lavorativa delle giovani generazioni”.
Così Colucci riconosce come “giuste” le motivazioni dei tanti indignatos, il fronte non violento della manifestazione scesa in piazza lo scorso 15 ottobre a Roma, e pensa a una formula per vincere la battaglia contro la finanza speculativa. “Riportare al centro dell’economia il lavoro, l’industria, l’agricoltura, l’artigianato, il commercio, dettando regole severe per una gestione finanziaria del mondo reale e morale.”
di Iacopo Bernardini
17 ottobre 2011