V-day a Genova, Grillo attacca: “impeachment per Napolitano”. “L’euro? una truffa, vogliamo il referendum”.

Da Genova, Beppe Grillo è tornato ieri a sparare a zero contro il mondo politico nel giorno del terzo Vaffaday, infiammando l’entusiasmo di migliaia di persone. “Siamo populisti arrabbiati“, ha affermato il leader del M5 stelle in piazza della Vittoria che non ha risparmiato dure critiche nei confronti di onorevoli, considerati “vigliacchi, ai quali il movimento deve dare l’estrema unzione“.
Passando dalle critiche generali alle accuse personalizzate, Grillo ha puntato il dito contro il Capo dello Stato, chiedendone la messa in stato d’accusa per la questione delle intercettazioni tra il Colle e l’ex primo ministro Mancino nell’ambito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. “Si sono messi in tre a fare un governo in una notte, abbiamo pronto l’impeachment per Napolitano, se ne deve andare”, ha dichiarato Grillo, che ha aggiunto: “Se ne deve andare, si è raddoppiato la carica e ha distrutto i nastri con le intercettazioni con Mancino. Rimarrai solo Napolitano, tradirai da solo l’Italia“.
Sull’euro e sul collasso del sistema economico, il leader pentastellato ha espresso tutto il suo disprezzo per “fiscal compact e pareggi di bilancio“, nozioni gestite dagli “economisti della Bocconi che sono la rovina di questo Paese, che non ne azzeccano una da 50 anni“.
Grillo, dopo aver dichiarato di voler un referendum per uscire dall’euro perché a sua detta “si è trattato di una truffa“, ha mostrato ai numerosi militanti presenti al Vaffaday la via da seguire per uscire dalla recessione, una via che non passa per la Germania ma per il Mediterraneo.”Non dobbiamo parlare con la Merkel, ma dobbiamo parlare con Grecia, Spagna, Portogallo, Francia, i Paesi del Mediterraneo, andare lì e dire ce lo date ad una velocità diversa con il 20 per cento di svalutazione. Ma non accetteranno mai“.
E ha infine rivolto un pensiero all’Italia che ha perso non solo la sovranità sull’economia, ma anche sui giovani italiani costretti a partire. “Ognuno deve fare qualcosa per gli altri, solo così si cambia questo Paese. Abbiamo perso la sovranità anche sui nostri figli che sono costretti ad andarsene. A loro dico che non devono andarsene, a loro dico dovete rimanere qui e cospirare“.
Non sono mancate anche le parole di ringraziamento per l’impegno del movimento in Parlamento e soprattutto delle “grilline“, che secondo il comico genovese “sono donne senza silicone o culi di plastica,che sanno cosa vuol dire lavorare”.
Tra gli ospiti Dario Fo e Casaleggio; quest’ultimo ha preso le difese del M5stelle, respingendo le critiche che lo hanno bollato come opposizione distruttiva:”il Movimento ha fatto in Parlamento moltissime proposte ed anche a livello comunale e regionale quindi è una forma di difesa ad oltranza da parte di chi vuole porci in una situazione di non governo“. Più pesanti le parole del premio Nobel, che persino Grillo ha cercato di frenare. “A questo punto fiducia, speranza e ottimismo sono morti“, ha ribadito Fo, “Bisogna tirare il sipario e cambiare scena. Topi e scarafaggi la fanno da padroni. Vanno buttati fuori senza pietà perché noi siamo democratici ma non moderati“.
Il prossimo obiettivo di Grillo sono le elezioni europee, il cui esito secondo il comico sarà favorevole ai pentastellati:”Vinceremo perché lì si candidano i partiti e non le coalizioni. Siamo il primo movimento in Italia e in Europa“.
Benedetta Cucchiara
02 dicembre 2013