Decadenza (forse) più vicina per Berlusconi. I legali: “la richiesta di grazia è tramontata”

Nessuna possibilità per Berlusconi di ottenere la grazia. A seguito dell’incontro con i giovani militanti di partito, il legale del Cav Franco Coppi ha raffreddato l’atmosfera, ribadendo l’impossibilità per l’ex premier di considerare il Quirinale come via di salvezza. Ieri Coppi, durante l’udienza di appello sulla scalata di Unipol a Bnl,si è limitato a confermare la posizione del leader del centrodestra che si era già espresso contro la domanda al Quirinale presentata dai figli, ritenendola una perdita di tempo.
La richiesta di grazia, considerata “tramontata” dal legale, ha riaperto ancora una volta il dibattito sul futuro di Berlusconi e l’avvicinarsi del 27 novembre, giorno in cui sarà votata la sua decadenza in Senato, sta contribuendo ad infiammare lo scontro all’interno del partito sul continuo rinvio della resa dei conti. “Si sono guadagnati 2 mesi, ma di questo non è stato dato atto per niente”, ha ribadito “la colomba” Cicchitto nel corso di un intervista su La7, criticando tutti coloro che non hanno riconosciuto lo sforzo dei moderati di salvare il Cav con la posticipazione del voto sulla decadenza, uno slittamento che a detta dall’ex capogruppo del Pdl “è il frutto di un’azione fatta, senza proclami, dall’ala governativa e specialmente dal presidente Schifani”. E sul ruolo dei lealisti e sulla estenuante difesa del loro leader, Cicchitto non ha esitato a criticare le correnti estreme del partito che “influenzano Berlusconi e fanno assumere al Pdl e poi a Forza Italia una deriva estrema che lascerebbe uno spazio enorme al centro, rispetto al quale il Pd sta scegliendo un candidato adattissimo per interpretarlo: Matteo Renzi” .
I democratici invece hanno espresso la propria contrarietà di fronte alle pressioni del Pdl per la posticipazione della decadenza. Danilo Leva, responsabile giustizia del partito ha dichiarato di voler difendere il principio di legalità ad ogni costo, perché “è impensabile uno slittamento voto: abbiamo sempre rispettato regolamenti e procedure, e continueremo a farlo. Tutto dovra’ avvenire secondo il regolamento”.
Anche se le vie della salvezza sembrano ridursi, Berlusconi ha ammesso di avere ancora delle carte da giocare, non solo con la rinascita di Forza Italia, ma anche con la revisione del processo Mediaset, riuscendo cosi “ad uscire da quest’incubo presentando nuove testimonianza e documenti esclusivi”.
Benedetta Cucchiara
14 novembre 2013