Berlusconi: ultimo appello ad Alfano per l`unita´del Pdl. Ma e´scontro sulla legge di stabilita´
Ultimo appello per Alfano. A seguito della batosta sul voto palese, Berlusconi ha rialzato la testa invitando il vicepremier Alfano ad essere meno intransigente e ad accettare le posizioni espresse dal Pdl nello scorso ufficio di presidenza per garantire l´unita´del partito.”Non possiamo mandare tutto all’aria proprio adesso”, ha ribadito l`ex premier, ”dobbiamo restare uniti, una scissione non conviene a nessuno in questo momento. Basta con le polemiche interne, così non andiamo da nessuna parte e facciamo un favore ai signori della sinistra”.
Ieri sera il Cavaliere, dopo un incontro con i fedelissimia a palazzo Grazioli,avrebbe esortato il segretario e le colombe a firmare un documento , approvato il 25 ottobre scorso,che riguarda il passaggio dal Pdl a Forza Italia, la cui approvazione e´necessaria al fine di scongiurare la crisi interna. Ma il vero punto controverso nella relazione tra i due leader del centrodestra non risiederebbe solo nel futuro azzeramento delle cariche, ma anche nella legge di stabilita´ che Berlusconi vuole assolutamente cambiare. ”E’ necessario modificarla totalmente, cosi’ e’ inaccettabile Io non voterò mai una manovra che penalizza famiglie e imprese e impone nuove tasse”, ha fatto sapere il Cav in una nota ad Enrico Letta, nota che suona come un avvertimento ad Alfano, colpevole di essersi messo alla guida dei traditori.
Ai suoi seguaci, il Cav non ha nascosto la sua impazienza per il Consiglio Nazionale, Consiglio che vorrebbe anticipare a meta´ novembre prima del voto al Senato sulla decadenza, esprimendo anche la sua preoccupazione per un partito diviso, che rischia di distruggere le sue intenzioni di mantenere un centrodestra solido per il bene del Paese. ”Mi auguro che, nell’interesse dell’unita’ del nostro movimento, si possa raggiungere un’ancora più ampia condivisione” , ha dichiarato Berlusconi al termine della giornata di incontri ”Tale auspicio di unità e di concordia ci viene chiesto con forza anche dai nostri militanti e dai nostri elettori, che più di tutti desiderano un centrodestra ‘unito’in grado di raggiungere la maggioranza nelle prossime elezioni e capace di dare risposte concrete alla grave crisi economica e sociale del nostro Paese”.
Forse un passo in avanti verso la riconciliazione potra´essere mosso proprio dai lealisti, che avrebbero tentato di convincere Berlusconi ad ammorbidire la sua posizione sulla legge di stabilita´ in quanto consapevoli di essere sempre piu´ deboli rispetto alle colombe, che hanno affermato di avere piu di un terzo del partito dalla loro parte. Una battaglia fatta di numeri ma che probabilmente si concludera´prima del Consiglio Nazionale, con la scissione definitiva del partito senza vincitori ne´ vinti.
di Benedetta Cucchiara
1 novembre 2013