Letta ai dimissionari del Pdl: “O si rilancia o si chiude”

Il premier lancia la sfida al centro-destra. Chiederà la fiducia alle Camere
“I problemi del Paese sono troppi e urgenti, e non possiamo permettere che l’attività del governo sia logorata da fibrillazioni, divisioni o aut aut”. Queste le parole di Enrico Letta che hanno concluso ieri pomeriggio il suo colloquio con il Capo dello Stato, colloquio segnato dalla necessità di chiarire una situazione politica insostenibile.
Il presidente del Consiglio, tornato ieri mattina dagli Stati Uniti, ha incontrato i leader del Pdl e del Pd a palazzo Chigi e successivamente si è recato al Quirinale, dove Napolitano ha appoggiato l’intenzione di Letta di eliminare le conflittualità all’interno della maggioranza e di ottenere maggiori chiarimenti perché ” così non si può andare avanti”.
E per arrivare alla soluzione di nodi così intricati, Letta ha espresso la sua intenzione di presentarsi in Parlamento già lunedì o martedì prossimo, deciso a chiedere la fiducia alla Camera su un discorso programmatico.
Il forte disappunto del premier è emerso anche al termine del Consiglio dei ministri, riunito subito dopo il suo incontro con Napolitano: ” Un’efficace azione di governo è incompatibile con le dimissioni in blocco di parlamentari che devono sostenere il governo”, ha ammesso Letta, concludendo il suo discorso con una minaccia: “O si rilancia, e si mette al primo posto il Paese e gli interessi dei cittadini, o si chiude questa esperienza”.
Nel frattempo, il mondo politico ha reagito alle dure parole del Presidente del Consiglio, a partire dal Pdl che ha intenzione di scendere in piazza il 4 ottobre.”Il governo l’ha voluto il Pdl e il Pdl non si fa scaricare la responsabilità di una crisi”, ha affermato il segretario Angelino Alfano, puntando il dito contro i democratici:”il Pd, tra congresso e cecità berlusconiana, ha cacciato il governo in questa situazione”.
Durante il Consiglio dei ministri il Pd ha espresso il suo appoggio all’esecutivo, chiedendo dei chiarimenti definitivi. “Quanto sta avvenendo va preso sul serio e quindi tocca al premier aprire in Parlamento un chiarimento che deve essere risolutivo”, ha ribadito il segretario del Pd Guglielmo Epifani, che ha cercato di rassicurare gli elettori, confermando la solidità del partito: “siamo uniti in questo momento difficile”.
Mentre si discute sulla salvezza del governo, il M5 stelle attende Letta alle Camere, esortando il premier a presentarsi per una verifica perché, secondo i pentastellati, la prova dei voti è l’unica cosa che conta.
di Benedetta Cucchiara
28 settembre 2013