Corruzione in Equitalia, 5 indagati e 29 perquisizioni: “Rateizzazioni in cambio di denaro”

Cinque impiegati, fra cui un ex dirigente, di Equitalia sono indagati per corruzione. Chiedevano, fra le altre cose, tangenti per facilitare la rateizzazione di debiti, anche là dove non vi erano i requisiti minimi per l’accettazione della pratica.
Stamani la Guardia di Finanza ha controllato le sedi Equitalia di Genova, Tivoli e Roma per ordine della Procura delle capitale. Gli accertamenti della procura coinvolgono anche altri tredici fra imprenditori, professionisti e dirigenti delle agenzie di riscossione dei debiti. Oltre alle sedi di Equitalia sono stati disposti controlli anche ad alcune sedi Inps, abitazioni ed uffici di Venezia, Napoli ed altre città per un totale di 29 perquisizioni.
L’inchiesta è partita dopo la segnalazione di numerosi episodi di corruzione. In cambio della promessa di tangenti i funzionari di Equitalia avrebbero facilitato, o fatto passare per buone, le istanze di rateizzazione delle cartelle esattoriali. Inoltre i cinque indagati avrebbero anche falsificato le procedure di versamento all’Inps dei contributi previdenziali, facendo così evitare ai ‘clienti’ la confisca, da parte di Equitalia, di immobili ed altri beni materiali.
I cinque indagati sono un ex dirigente di Equitalia, un impiegato, un imprenditore, un commercialista ed un intermediario. Per la precisione si tratta di Roberto Damassa, ex dirigente, Salvatore Fedele, dipendente, Romolo Gregori, titolare della società Geress, Domenico Ballo, commercialista, e Alberto Marozzi, imprenditore.
Pronta la replica di Equitalia, che in una nota ha dato piena disponibilità agli inquirenti: «affinché venga fatta piena luce sui fatti oggetto di indagine e sulle eventuali responsabilità».
Il Codacons ha invece dichiarato di volersi costituire come parte civile in rappresentanza dei contribuenti italiani, il presidente, Carlo Rienzi, ha dichiarato: «Gli illeciti contestati dalla Procura di Roma sono gravissimi e rappresentano un danno non solo per i contribuenti onesti, ma per tutti i cittadini, considerate le ripercussioni sul fronte delle entrate fiscali Se da un lato, infatti, gli utenti italiani sono spesso tartassati da Equitalia, con cartelle esattoriali non sempre corrette, dall’altro si scoprono oggi favoritismi e corruzione finalizzati ad agevolare imprenditori e professionisti, mentre i contribuenti onesti fanno i salti mortali per pagare i propri debiti. Il Codacons si prepara ad avviare le dovute azioni risarcitorie, considerati i danni alla collettività prodotti da irregolarità nelle riscossioni fiscali».
Enrico Ferdinandi
(@FerdinandiE)
19 settembre 2013