Letta a Porta a Porta: ” non garantisco il blocco dell’Iva”
Il premier invita alla responsabilità del mondo politico per mantenere le promesse fatte agli italiani
I soldi per la copertura non si trovano. Queste le parole di Enrico Letta, ospite del programma Porta a Porta andato in onda ieri sera, che ha ammesso le difficoltà dello Stato nell’evitare l’aumento dell’Iva dal 21 al 22%.
L’incremento dell’imposta, che dovrebbe scattare dal 1 gennaio, non è escluso dal premier che anzi ha affermato la necessità di alcune riforme per far quadrare i conti.”L’aumento è stato deciso due anni fa e confermato lo scorso anno,ma le entrate sono già state spese”, ha ribadito Letta che ha aggiunto,” quel che posso dire è che faremo una riforma.” Una riforma che non avrà l’effetto di scongiurare l’incremento dell’Iva e che probabilmente modificherà in modo non significativo le aliquote.
Lo Stato deve fare cassa per evitare le bacchettate da Bruxelles: l’Ecofin, il Consiglio Economia e Finanza dell’UE, ha richiamato l’Italia in quanto sta rischiando di superare il limite del 3% del deficit, mentre il debito pubblico si è attestato ad un livello allarmante, al 132,2% del Pil; purtroppo saranno necessarie ingenti somme per mantenere le promesse fatte agli italiani su Imu, Iva,Cig e ticket.
Letta ha ammesso la sua preoccupazione per una crisi di governo, crisi che potrebbe aggravare la precaria situazione economica italiana. “Se continua il caos politico, a pagare saranno le famiglie e le imprese, e se questa tendenza continua fino alla fine dell’anno, tutto questo vale 1 miliardo di euro in termini di costi” ha così ribadito il premier che ha parlato anche degli effetti sull’economia reale e sulla vita dei cittadini italiani: ” 50 punti di spread o lo 0,1% di tasso di interesse sul debito pubblico vanno a finire automaticamente sulle famiglie e sui loro figli”.
Secondo le parole del presidente del Consiglio, è certo che entro il 20 ottobre sarà varata la Legge di stabilità 2014 che prevederà misure concrete per ridurre le tasse sul lavoro e aumentare le buste paga: un intervento che farà respirare famiglie e imprese, dando nuovo slancio ai consumi.
Infine, parlando della situazione politica e del caso Cav, Letta ha lanciato un messaggio per invitare il mondo politico alla responsabilizzazione. ” Non possiamo essere io e il Presidente della Repubblica gli unici parafulmini. Occorre da parte di tutti una partecipazione alla responsabilità”. Inoltre, non ha escluso il suo possibile abbandono del campo nel caso subentrassero ulteriori complicazioni politiche. “Negli ultimi giorni si è innalzato lo scontro politico, ma se la situazione peggiora sono pronto a dimettermi”.
di Benedetta Cucchiara
17 settembre 2013