L’ottimismo di Letta contro la crisi politica
“Va tutto benissimo”. Risponde così il premier alle domande dei giornalisti sulla situazione italiana, a seguito dell’incontro trilaterale a Venezia
Il buon senso e la fiducia. Sono queste le strategie che Enrico Letta vuole seguire per calmare le acque della politica italiana e per trainare il Paese fuori dalla crisi.
Dopo la decisione unanime di ieri della Giunta del Senato di spostare la discussione sul rapporto Augello e sulla decadenza di Berlusconi a mercoledì, il premier espone il suo pensiero sulla difficile situazione politica italiana al termine del vertice trilaterale a Venezia, tra Italia, Slovenia e Croazia. ” Va tutto benissimo”, ha risposto Letta alle numerose domande dei giornalisti,”possiamo farci molto male. Ma io lavorerò affinché questo Paese non si faccia del male e guardi avanti con determinazione”.
Commentando il giudizio di Confindustria e i dati sull’economia,che vedono una ripresa economica entro la fine dell’anno, il presidente del Consiglio ribadisce la sua posizione ottimista per scongiurare non solo un peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie delle imprese, ma anche il deterioramento delle relazioni dell’Italia con il resto della comunità internazionale.”Gli italiani sono consapevoli di quanto possiamo perdere se va tutto a carte 48: aumento delle tasse, perdita del potere d’acquisto e impossibilità di far fronte agli impegni internazionali” ha ammesso Letta che aggiunge “gli italiani sono anche consapevoli di quanto possiamo guadagnare proseguendo nelle cose che stiamo facendo in termini di riduzione della tassazione e di creazione di nuovi posti di lavoro”.
Nel frattempo, una nota di Palazzo Chigi ha reso nota la visita di Letta alla Casa Bianca prevista per il 16 ottobre: promozione della crescita economica e collaborazione in ambito NATO sono i temi di comune interesse che saranno affrontati dal presidente Obama e dal nostro premier. “Il rapporto Italia-Usa è uno dei pilastri del nostro DNA e della nostra politica estera”ha commentato Letta, smentendo però l’uso strumentale del prestigioso invito per rafforzare il governo: “credo che l’esecutivo non abbia bisogno di inviti per essere più o meno forte”.
Mentre l’ottimismo di Letta cerca di rassicurare la cittadinanza e i mercati internazionali, nuovi scontri infiammano la politica italiana.
Ieri, la sospensione da parte della Camera di 12 deputati del movimento 5 stelle, rei di aver srotolato uno striscione a Montecitorio durante la lettura del testo sulle riforme,getta nuove ombre sull’operato dell’esecutivo, minacciando i buoni propositi del suo presidente.
di Benedetta Cucchiara
13 settembre 2013