Comunali 2013: dopo i ballottaggi trionfo del Pd e dell’astensionismo
Trionfo del Pd (16 capoluoghi su 16) tonfo del Pdl, débâcle del Movimento 5 Stelle, il tutto nel segno di un astensionismo sempre più alto. Questo è il riassunto di queste elezioni comunali che ieri ha visto tornare al voto, per i ballottaggi, 57 comuni italiani. In Sicilia invece si è votato per il primo turno delle elezioni di 142 sindaci, fra i quali quelli di Catania, Siracusa e Messina.
Fra i risultati più significativi la vittoria a Roma di Ignazio Marino che ha staccato il sindaco uscente, Gianni Alemanno, di quasi 28 punti percentuali. Queste le prime parole che Ignazio Marino, neoeletto sindaco della Capitale, ha pronunciato nel suo discorso dal palco del Tempio di Adriano ieri sera: «Lo potete immaginare, sono emozionato perché mi rendo conto della responsabilità che la città da questo momento mi consegna. Spero che nei prossimi anni Roma possa essere orgogliosa di me. E’ una città meravigliosa».
Altra importante vittoria del Pd anche a Treviso, storica roccaforte della Lega Nord. Dopo ben 20 anni il sindaco non sarà quindi leghista, a conquistare la poltrona da primo cittadino Giovani Manildo, sostenuto da Pd, Sel e tre liste civiche, si è imposto con il 55,8% contro il 44,1% del candidato del centrodestra, Giancarlo Gentilini (84 anni) conosciuto in città con l’appellativo di “sindaco sceriffo” leghista.
Un’altra città feudo del centro-destra, Viterbo, ha visto trionfare il candidato del centrosinistra: Leonardo Michelini (Pd, Sel e liste civiche) ha ottenuto il 62,8% dei voti contro il 37,14% di Giulio Marini.
Anche a Brescia vince il Partito Democratico con Emilio Del Bono, che ottiene il 56% dei consensi a dispetto del sindaco uscente Adriano Paroli votato dal 43,3% degli elettori.
A Siena, città travolta dallo scandalo del Monte dei Paschi, vince di un soffio Bruno Valentini (Pd) con il 52% mentre Eugenio Neri (centrodestra) ha ottenuto il 48% dei consensi.
Questi i risultati nelle altre città:
Barletta: Pasquale Cascella (centrosinistra) 62,8%; Giovanni Alfarano (centrodestra) 37,1%.
Avellino: Paolo Foti (centrosinistra) 60,5%; Costantino Preziosi (centro) 39,4%.
Imperia: Carlo Capacci (centrosinistra) 76,1%; Erminio Annoni (centrodestra) 23,8%.
Lodi: Simone Uggetti (centrosinistra) 53,6%; Giuliana Cominetti (centrodestra) 46,3%.
Ancona: Valeria Mancinelli (centrosinistra) 62,5%; Italo D’Angelo (centrodestra) 37,4%.
Iglesias: Emilio Agostino Gariazzo (centrosinistra) 51,6%; Gian Marco Eltrudis (centrodestra) 48,3%.
Catania: Vincenzo Bianco (centrosinistra) 50,7%; Raffaele Stancanelli (centrodestra) 36,5%; Maurizio Caserta (lista civica) 7,4%; Erminia Adorno (M5S) 3,3%. È vittoria al primo turno di Enzo Bianco.
Messina: Felice Calabrò (centrosinistra) 50,1%; Renato Accorinti (lista civica) 23,8%; Vincenzo Garofalo (centrodestra) 18,4%; Gianfranco Scoglio (lista civica) 2,8%; Maria Saija (M5S) 2,8%. Si va al ballottaggio.
Siracusa: Giancarlo Garozzo (centrosinistra) 31,2%; Ezechia Reale (lista civica) 27.1%; Edgardo Bandiera (centrodestra) 20,8%; Marco Ortisi (M5S) 6,6%. Si va al ballottaggio.
Ragusa: Giovanni Cosentini (centrosinistra) 29,3%; Federico Piccitto (M5S) 15,6%; Giovanni Francesco Antoci (centrodestra) 15%, Enrico Platania (lista civica) 14,5%. Si va al ballottaggio.
Nonostante il grande trionfo del centrosinistra il dato che maggiormente fa riflettere è quello legato all’astensionismo. Rispetto al precedente turno si sono recati alle urne circa il 17% dei cittadini in meno. Al secondo turno sono andati a votare meno della metà degli elettori, in particolar modo a Roma dove solo il 45% circa degli aventi diritto si è recato alle urne. Segnale questo di una grande frattura, in continuo peggioramento, che si sta creando fra la politica (ed i suoi ‘protagonisti) ed i cittadini.
Enrico Ferdinandi
(Twitter @FerdinandiE)
11 giugno 2013