Conte suona la campana: via al governo del cambiamento
Dopo un lungo e sdegnoso tira e molla, per il governo italiano finalmente è suonata la campana. Il nuovo esecutivo, presieduto dall’avvocato e professore Giuseppe Conte, ha prestato giuramento soltanto venerdì scorso ma dovrà presto affrontare sfide importanti sia per sopravvivere a eventuali contrasti nella coalizione M5S – Lega, sia per mantenere fede al programma e portare al cosiddetto cambiamento.
Se da un lato le divergenze pre e post elettorali di M5S e Lega sembrano superate (almeno sui punti cardine che compongono il piano programmatico dell’esecutivo), sono i cittadini, adesso, a reclamare a gran voce la svolta promessa in campagna elettorale: obiettivo non certo semplice da raggiungere, considerate le attuali condizioni del Paese, ma comunque unica via d’uscita dalla stagnazione economica.
Il percorso che il governo Conte ha intrapreso è tutto in salita: né Gentiloni né Renzi, infatti, hanno risollevato le sorti del Paese nonostante gli anni trascorsi alla guida dell’Italia che, ad oggi, riparte praticamente da zero ma con il fardello di un debito pubblico alle stelle, un Pil di molto sotto al 2%, una grave crisi occupazionale e la diffidenza di stati e mercati esteri. C’è poco da aggiungere, sotto diversi aspetti è difficile che possa andare peggio di così; meglio evitare inutili e sterili critiche e lasciar lavorare il nuovo governo, in attesa di risultati che siano presto tangibili e fruibili da tutti i cittadini.
In uno dei suoi primi interventi pubblici, Conte ha dichiarato che sarà l’avvocato difensore del popolo italiano; l’augurio è quello di vedere realizzata questa presa di posizione, cosicché ai cittadini venga restituita quella dignità che è stata loro ingiustamente sottratta, così come la capacità di pianificare il futuro senza sentirsi costantemente presi in ostaggio sia dal mercato che dalla perdita o dalla mancanza di un posto di lavoro stabile. L’auspicio è quello di poter tramutare presto le pagine e pagine di giornale gonfie di critiche e notizie negative in altrettanti articoli in cui – stavolta per davvero – si possa apertamente parlare di cambiamento in atto, di netta ripresa economica, di ritrovata fiducia nei rapporti con l’estero.
Lega e M5S hanno adesso l’opportunità di confermare le intenzioni di cambiamento radicale proposte in campagna elettorale e per le quali hanno ottenuto la fiducia da parte dei cittadini. Il tempo a disposizione è poco e il rischio di tracollo è elevato ma il percorso appena intrapreso da Conte e dall’esecutivo non può ancora essere giudicato positivamente o negativamente, meglio aspettare e valutare le mosse del governo nelle prossime settimane, che già potrebbero rivelarsi cruciali per via degli ostacoli che già s’intravedono nel percorso di cambiamento.