Truffe auto in Lombardia: quando la prudenza non è mai troppa!
Il mercato delle vetture di seconda mano, immatricolate da poco, oppure con diverse primavere alle spalle, rappresenta un ambito di trattazione ampio e molto particolare. In tempi moderni ormai, la compravendita dei veicoli usati, non è più limitata a determinate auto, ma comprende praticamente la quasi totalità delle autovetture. Che si tratti di piccole berline, di monovolume, auto sportive dai molti cavalli, stationwagon o veicoli di superlusso, le transazioni commerciali concernenti il settore dell’usato automotive praticamente non conoscono limiti, se non quelli imposti dalla legge della domanda e dell’offerta, e tantomeno vincoli, se non quelli dettati dalla praticità, dalla convenienza o dalle normative.
Questo libero mercato di macchine di seconda mano che trova sfogo soprattutto sul web, rappresenta molto spesso una prassi pericolosa, quantomeno insidiosa, e sicuramente una procedura da affrontare con molta prudenza, considerando il pullulare di annunci fasulli e di truffatori doc.
Basti pensare alle recenti notizie, relative all’argomento, che riguardano la Lombardia. Il 28 ottobre scorso a Bergamo è stato messo in manette un 52enne, attivo nella compravendita di quattroruote e coinvolto in ben 9 truffe tra gennaio e maggio 2015, grazie alle quali aveva incassato 6.000 euro. L’uomo utilizzava la piattaforma di un sito online per pubblicare false inserzioni di vendita: inseriva foto di auto non sue, corredate da prezzi molto appetibili per i potenziali acquirenti, che così attirati, cadevano in trappola. Versavano l’acconto richiesto dal truffatore, per poi ritrovarsi senza soldi e senza auto, dal momento che il malvivente, una volta incassata la somma, si dileguava.
Sempre in zona, a Melzo, in provincia di Milano, recentemente è stato arrestato un 47enne di Sant’Angelo Lodigiano, scomparso subito dopo la condanna a 12 anni emessa dal tribunale di Mantova. L’uomo, specializzato nelle supercars, detto anche “il re delle truffe auto”, si spacciava per un mediatore esperto, un interlocutore privilegiato delle aste giudiziarie. Abbindolava le sue vittime sventolando prezzi stracciatissimi, e le convinceva a versare lauti anticipi su carte Postepay a lui intestate. Il cosiddetto “genio delle supercar” è riuscito ad organizzare truffe per oltre un milione di euro, ingannando facoltosi clienti tra Lombardia, Piemonte, Veneto e Lazio.
La cautela dunque non è mai troppa quando si va incontro alla compravendita tra privati e/o online, soprattutto quando i venditori richiedono il versamento di un’ingente somma come acconto, oppure quando gli acquirenti si dicono disposti a comprare l’auto in contanti.
Secondo la normativa italiana, il decreto legge entrato in vigore nel dicembre del 2011 per contrastare l’evasione fiscale ed il fenomeno del riciclaggio di denaro “sporco”, permette l’utilizzo di denaro contante solo per transazioni fino a 1.000 euro. Per importi superiori è necessario avvalersi di intermediari abilitati ai servizi bancari e creditizi (banche, uffici postali, istituti di moneta elettronica).
Per evitare di cadere vittima di qualche truffa ben architettata, dunque, qualora vogliate vendere la vostra quattroruote, la cosa migliore è rivolgersi a servizi affidabili, con procedure certificate, in grado di garantire pagamenti trasparenti, tracciabili e sicuri, come il bonifico bancario su conto corrente.