Ladro in erba tenta furto cellulare. Arrestato il padre per furto ed induzione a delinguere
Nei giorno scorsi un bambino dall’apparente età di 10 anni ha tentato di rubare un cellulare del valore di 7.900 euro da un negozio Vertu, l’esclusiva boutique nel cuore del Quadrilatero della moda.
Il ragazzino è stato prontamente bloccato da un dipendente che si è fatto ridare il cellulare prima che si desse alla fuga.
In quei frangenti nel negozio erano presenti anche un uomo e una donna, con un bambino di circa tre anni, che facendo “gli indiani”, alla chetichella si allontanano come normali clienti, ma gli investigatori, intervenuti sul posto, vedendo i filmati delle telecamere di sorveglianza e gli atteggiamenti della famigliola, non escludevavo una relazione con il ladro in erba.
Ma ieri poi, casualmente, colpo di scena sul tentato furto del cellulare di via Montenapoleone, perchè la Polizia locale arrestava in via Padova un uomo di nazionalità bulgara, 40 anni, che è risultato essere il padre del ladro-ragazzino-
Il collegamento tra i due furti è avvenuto nella tarda mattinata di ieri, allorchè, un agente motociclista della Zona 3, in pattugliamento del territorio in via Padova-via Giacosa, allertato dalle urla di un gruppo di persone davanti a un bar-ristorante, dove era appena avvenuto il furto del cellulare della titolare, notava un uomo e due bambini che stavano scappando.
L’agente in moto, coadiuvato da altri due colleghi intervenuti sul posto, fermavano i tre e in tasca del bambino più grande ritrovavano il cellulare appena rubato.
Dalle modalità del furto e da alcuni dettagli come la maglietta dell’Inter indossata, che era la stessa vista addosso al ragazzino di Via Montenapoleone, si è ipotizzato il collegamento tra i due episodi.
Successivi riscontri sulle immagini e le testimonianze del proprietario e dei commessi della boutique di via Montenapoleone, si è avuto la prova che si trattava delle medesime persone.
L’Ufficio centrale Arresti e Fermi della Polizia locale ha quindi arrestato il padre con l’accusa di furto aggravato dall’induzione a delinquere, mentre i due piccoli, di 10 e tre anni, la cui madre si trova in carcere in Bulgaria, sono stati affidati a una comunità protetta per minori.
Sebastiano Di Mauro
22 agosto 2013