Concluso il meeting di Cernobbio

di Sebastiano Di Mauro
Rimangono dubbi sulla manovra finanziaria, ma si spera nella responsabilità di tutti i fronti chiamati ad approvarla
Si è concluso il meeting di Cernobbio (CO), nella lussuosa cornice di Villa d’Este e quest’anno non poteva non incentrare le sue discussioni sulla famigerata manovra finanziaria che l’Italia sta per approvare. Su tutti l’autorevole appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che nel suo video messaggio, inviato ai partecipanti, si appellava a tutte le forze politiche, perchè diano prova di responsabilità per il bene del paese.
Molto atteso e dibattuto è stato l’intervento del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, che non poteva non dire la sua sulla manovra ed ha amesso “Ci sono stati degli errori”, ma mettere in piedi in pochi giorni un provvedimento così complesso – ha proseguito – non è cosa facile. Il ministro non ha nascosto una certa preoccupazione per il mondo dell’industria e dell’imprenditoria, perchè c’è un problema di credibilità del nostro paese. La strada per lo sviluppo – ha precisato Tremonti – è una sola: investimenti pubblici, che vuol dire Eurobond”. Non è mancato un passaggio sulle misure di prevenzione per l’evasione, che sta diventando il cavallo di battaglia di questa manovra. “Il nostro sistema – ha spiegato Tremonti – è stato basato sulla repressione e quasi mai prevede nulla sul fronte prevenzione”, ora il provvedimento vuole percorrere invece la via della prevenzione, considerando il fatto che in Italia sono solo 3.641 persone che dichiarano più di 500 mila euro e 796 persone, più di 1 milione di euro.
Interessante ed esplicito l’appello della Marcegaglia, Il leader degli industriali, che ha detto: “Agire subito, il Paese rischia molto. Il sentimento é di forte preoccupazione e di richiesta alla politica di rendersi conto della gravità della situazione in cui ci troviamo e urgente agire perchè il nostro Paese rischia molto. Se la Bce dovesse smettere di comprare i titoli di stato italiani c’è il rischio di problemi molto grossi”
Insomma la visione generale sul tema ecomomico finanziario italiano, a conclusione del lavori nell’ultima giornata del meeting non ha dato un quadro molto positivo ma ha lanciato parecchi dubbi e che si spera vengano tutti dissipati in sede parlamentare, dove ci sia augura in buon senso e la responsabilità, invocata da Napolitano, prevalga sia sul governo, che sulla maggioranza come sull’opposizione.