Iran: il paese smentisce gli attacchi nei confronti delle banche americane
Alcune istituzioni americane sarebbero attualmente nel mirino di cyberattacchi attribuiti ad alcuni specialisti iraniani, che orchestrano in rappresaglia delle sanzioni internazionali imposte all’Iran.
“Non ci sono dubbi nell’amministrazione americana sul fatto che l’Iran sia dietro questi attacchi”, ha dichiarato all’autorevole New York Time James Lewis, un ex responsabile dei dipartimenti di Stato e del commercio, oggi specialista delle questioni di sicurezza informatica in un centro specializzato presso Washington D.C.
Alcune delle più grandi banche americane sono state colpite mercoledì da una terza ondata di attacchi, tutti rivendicati a priori da un gruppo che si fa chiamare i cyber combattenti di Izz Ad-Din Al-Qassam. Questi attacchi sono stati per la volta evocati nel settembre del 2012, secondo la società industriale di sicurezza informatica Radware “Assistiamo ad un attacco continuo in un settore industriale che è senza precedenti”, ha dichiarato il vice presidente della Radware, Carl Herberger.
Tuttavia la rappresentanza diplomatica iraniana presso l’ONU ha dichiarato che non c’è l’Iran dietro gli attacchi nei confronti delle banche. “La Repubblica islamica dell’Iran smentisce categoricamente qualsiasi implicazione nei cyberattacchi contro le banche americane e condanna l’utilizzo di questi metodi che costituiscono una violazione della sovranità dei paesi”. Se l’identità precisa dei cyberattivisti resta sconosciuta, alcuni specialisti sottolineano che utilizzano nuovi metodi per pulire i siti internet delle banche.
La rappresentanza diplomatica iraniana ha denunciato cyberattacchi nei propri confronti contro le installazioni nucleari e industriali iraniane, secondo loro come risposta alla sospetta attività del programma nucleare civile.
Manuel Giannantonio
11 gennaio 2013