Nairobi, strage nel mall: 68 morti e 200 feriti. Decine di ostaggi, si attende il blitz
59 morti, oltre 200 feriti e decine di ostaggi. Questo è il bilancio provvisorio, destinato a crescere, dell’attacco di miliziani islamici al centro commerciale Westgate Shopping Mall di Nairobi, capitale del Kenya.
Il Westgate Shopping Mall è uno dei centri commerciali più esclusivi di Nairobi, l’assedio da parte dei terroristi è avvenuto oltre 24 ore fa (all’ora di pranzo di ieri ,quando il centro è molto frequentato) ed è stato rivendicato dalle milizie somale shebaab che hanno già fatto sapere di non voler negoziare. Con un tweet i miliziani di al-Shebaab al-Mujaheddin hanno motivato l’attacco come risposta all’intervento militare del Kenya in Somalia:
«I nostri mujaheddin sono entrati nel centro commerciale ‘Westgate’ intorno a mezzogiorno, e vi si trovano ancora dentro, a combattere gli infedeli kenyoti sul loro stesso terreno. Quello cui i loro connazionali stanno assistendo è un atto di giustizia retributiva per i crimini commessi dai propri militari». Precedentemente guerriglieri affiliati ad al-Qaeda avevano affermato: «è venuto il momento di trasferire il campo di battaglia in Kenya». In queste ore emergono nuovi particolari, i terroristi avrebbero deciso se sparare ad alcune persone solo se non erano in grado di rispondere ad una domanda: come si chiama la madre di Maometto? La risposta è Amina.
All’interno del Mall potrebbero trovarsi decine di ostaggi. Il ministro dell’Interno kenyano, Joseph Ole Lenku, ha affermato stamani che una parte del commando, composto da dieci a quindici uomini (ed anche qualche donna) armati: «è ancora dentro il complesso. Crediamo che vi siano ancora civili innocenti nel complesso e questa è la ragione per cui l’operazione e’ delicata».
Il Governo kenyota, in una nota, ha precisato che gli ostaggi si troverebbero “in vari punti” dell’edificio. Attualmente la zona rimane circondata dalle forze di sicurezza, pronte ad intervenire con un blitz.
Aggiornamento ore 14:27 E’ iniziato il Blitz
Il blitz è cominciato. Mentre il numero delle vittime continua a salire gli uomini delle forze speciali israeliane e quelli dell’esercito kenyota hanno fatto irruzione all’interno del Westgate. Nelle mani dei terroristi dovrebbero esserci almeno 30 ostaggi.
Le vittime. Tra le vittime ci sono alcuni parenti stretti del presidente keniota Uhuru Kanyatta e il poeta, romanziere ghanese Kofi Awoonor. Due vittime sono francesi, altre due sono canadesi, diverse vittime sono statunitensi, una cinese 38enne. Tra le vittime c’è anche un cittadino somalo sposato con una italo-somala residente a Torino. Nessuna vittima italiana, il viceministro degli esteri italiano, Marta Dassù, ha fatto sapere che: «sono stati 13 i cittadini italiani coinvolti direttamente nell’attacco al centro commerciale di Nairobi, ora tutti in salvo».
I membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu hanno condannato nei termini più forti l’attacco terroristico avvenuto a Nairobi affermando che il terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni, costituisce una delle minacce più serie alla pace e alla sicurezza internazionale: «Si tratta di atti criminali e ingiustificabili a prescindere dalla motivazione che ne sta alla base».
Aggiornamento delle ore 20:44. Prosegue l’assedio della polizia.
Le forze dell’ordine stanno continuando a monitorare la situazione al centro commerciale Westgate, la situazione è di stallo. Intanto aumenta di ora in ora la conta delle vittime che, secondo un ultima stima, sarebbero almeno 68.
Enrico Ferdinandi
(@FerdinandiE)
22 settembre 2013