Ad Albano la millenaria tradizione dell’arte della lacca coreana
Nel piano nobile di Palazzo Lercari, sede del museo diocesano di Albano, esposti 36 splenditi oggetti in lacca e madreperla realizzati dalle migliori maestranze artigiane coreane.
Il museo diocesano di Albano dal 9 al 31 gennaio ospiterà la mostra “Luminosità millenaria ‘Nagion & Ottcil’ — Risplende sull’Italia. Arte della Lacca Coreana”, inaugurata dal direttore dell’Istituto Culturale Coreano in Italia, Lee Soomyoung, dalla curatrice Choi Insun, direttrice della Galleria dei Patrimoni Reali Coreani, e dal direttore del museo diocesano, Roberto Libera, avvalsosi della sapiente collaborazione della critica d’arte Vittoria Biasi.
La mostra ospita 36 preziosi manufatti della tradizione culturale coreana frutto della sintesi tra arte e maestria degli artigiani coreani, non è un caso che gli autori delle opere siano stati designati dal governo coreano con i titoli di: Patrimonio Nazionale Intangibile, Patrimonio Intangibile Regionale/Cittadino, Maestro Coreano, illustre membro dell’Associazione degli Artisti Coreani ecc.
Caratteristica di questa antica tecnica artigianale, fatta risalire a più di un millennio di anni fa, è la speciale lacca che è applicata su diversi materiali come legno, metallo, ceramica, canapa e carta hanji. I manufatti sono, inoltre, impreziositi con una sorprendente e minuziosa applicazione di madreperla variamente sagomata. I motivi e disegni colorati che ne derivano lasciano l’osservatore incantato.
I curatori della mostra si prefiggono, attraverso questa esposizione, di avvicinare l’arte orientale coreana alla sensibilità dell’osservatore occidentale ed avviare così un reciproco scambio culturale fra i nostri paesi, per gettare un ponte immaginario tra le due realtà artigianali, italiana e coreana, entrambe di altissimo livello. Proprio con questo spirito il direttore del museo diocesano di Albano, Roberto Libera, ha ospitato questo prestigioso evento.
Il direttore dell’Istituto Coreano in Italia Lee Soomyoung è rimasto favorevolmente colpito dall’allestimento della mostra, tanto da auspicare future collaborazioni con il museo. Durante l’inaugurazione, inoltre, si è sottolineata l’importanza di questa manifestazione culturale, notando che in Europa è molto difficile poter ammirare questo tipo di lavorazioni. Perciò l’evento in questione è un unicum, una vera occasione imperdibile.
Dopo i saluti istituzionali la curatrice Choi Insun, direttrice della Galleria dei Patrimoni Reali Coreani, ha offerto una visita guidata dell’esposizione. I presenti si sono subito immersi nell’atmosfera fiabesca venutasi a creare nelle stanze del piano nobile di palazzo Lercari, sede del museo. Il contrasto con gli ambienti settecenteschi, l’accorta disposizione degli oggetti e il sapiente gioco di luci contribuiscono a trasmettere sensazioni entusiasmanti.
L’inaugurazione si è conclusa con un amichevole rinfresco dove si potevano degustare cibi italiani e coreani, a suggellare simbolicamente lo scambio culturale fra i nostri paesi.
La mostra quindi offre un’occasione da non perdere attraverso la quale il visitatore potrà fare un viaggio all’interno della stupefacente produzione artigiana coreana, apprezzandone le sfumature e le differenziazioni con quella occidentale. Lo spettatore potrà immergersi così nella ricchezza dei motivi ornamentali orientali, lavorati con profonda pazienza e precisione.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio, presso il museo diocesano di Albano Laziale (RM) il martedì dalle 9:00 alle 13:00; il mercoledì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00; il sabato dalle 15:00 alle 19:00. Per i gruppi è possibile prenotare visite guidate al costo di 3 euro a persona.