Bruno Caruso presenta Collezione 2018: Je T’Aime
Il 5 novembre presso il Grand Hotel Excelsior di Napoli Bruno Caruso ha presentato la Collezione 2018: Je T’Aime, davanti ad oltre 500 invitati provenienti da tutta Europa, per i modelli alta moda del prossimo anno.
Non a caso il Bridal Show 2018 ha l’intento di proporre una collezione suddivisa tra abiti da cerimonia e sposa, che si presenta allo stesso tempo classica e innovativa, semplice e sofisticata.
Tra il numeroso pubblico accorso per la sfilata, da Parigi sono arrivanti anche i suoi amici Amy Bello, l’imprenditrice nigeriana propietaria del ristorante parigino “African Lounge”, le signore Yââ Nso Thiam la figlia del Ministro dell’informazione e cultura della Costa d’Avorio, Marième Sav Sow, N’dèye Thiam-Djibo, intervenute con Kareem Fadika e Bernard Gbohougnon, solo per citarne qualcuno.
Trentacinque abiti in cui l’estro creativo di Bruno Caruso è riuscito a coniugarsi alla raffinata lavorazione manuale libero da schemi di tendenze, realizzando una collezione da sogno.
Ad aprire la sfilata i modelli da cerimonia, che da subito hanno suscitato gradimento ed ammirazione, alcuni dei quali accolti con applausi in uscita sulla passerella. Tra di essi quelli stati presentati per l’Arabia Fashion Week a Dubai nel maggio scorso, una preview esclusiva per la collezione Miranda 2018.
L’impatto visivo ed emozionale delle creazioni di Caruso, fanno comprendere da subito l’dea della donna idealizzata attraverso i suoi abiti: sexy fino alla provocazione con le vertiginose scollature e trasparenze, decisa per l’unicità dello stile che contraddistingue lo stilista, dove la sartorialità è il risultato della creatività e della ricchezza dei tessuti, femminile per la scelta di linee morbide e sensuali che affascinano con l’eleganza altera di regine immaginarie.
Le spose di Bruno Caruso sono importanti, preziose come i tessuti e le linee espresse per la realizzazione degli abiti. Notevole la tutina in pizzo con gonna in tulle, per la sposa sbarazzina ma di temperamento, come l’abito sempre più richiesto dalle clienti ovvero quello con le tasche, che Caruso propone con gonna in broccato ed il bustino accessoriato da una cascata di lunghe collane di perle.
L’atemporalità negli abiti da sposa è evidente e ricercata, in quanto essi riassumono tutte le epoche trovando posto l’abito romantico, il moderno, lo stravagante, l’essenziale chic, tutti all’insegna della preziosità dei tessuti ed in alcuni la frangia ne enfatizza la luminosità.
Le linee di Bruno Caruso trovano spunti sia nello stile del suo maestro Fausto Sarli, dal quale ha avuto un imprinting incancellabile, sia riformulando le fogge dei grandi couturier del secolo scorso, con la modernità dei tessuti e dei materiali.
L’esplosione della bellezza in questi abiti è data dai ricami sia reinventati che classici, un ritorno al passato per le tecniche adottate cucendo tutto a mano e per l’utilizzo di materiali, come il crine, che riconducono all’eleganza della donna degli anni ’60 senza però trascurare l’evoluzione, la modernità femminile e dei nuovi tessuti. Decine di metri per realizzare un unico vestito, migliaia di paillettes e piccoli cristalli per dare luce alle spose, ma anche trasparenze e piume per gli abiti da sera.
Gli effetti scintillanti si ritrovano nelle borse, estrose pochette dalle forme originali, nelle spille e nei preziosi alamari che chiudono le giacche e nelle applicazioni delle acconciature.
Sobrie ed eleganti anche le pettinature realizzate da Alessandro Gaglione e i trucchi di Ortensia Tropeano che ha illuminato, con grande arte e senza eccessi, i volti delle modelle che hanno precorso la meravigliosa sala degli Specchi e delle Colonne dell’ Hotel Excelsior, allestita per l’occasione da una scenografia creata da Cinzia D’Onofrio, interior designer e founder dell’azienda Il Fregio.