Vincent Van Gogh. Pittore colto al Mudec
Il Mudec di Milano, dal 21 settembre 2023 al 28 gennaio 2024 presenta la mostra “Vincent Van Gogh. Pittore colto”, resa possibile grazie alla collaborazione con il Museo Kröller-Müller di Otterlo, Paesi Bassi. Questo museo possiede una straordinaria collezione di dipinti e disegni del pittore olandese seconda solo a quella del Van Gogh Museum di Amsterdam. Circa 40 delle opere esposte, tra cui gli straordinari capolavori come gli studi di teste e figure per I mangiatori di patate, e i disegni di cucitrici e spigolatrici della fase olandese, provengono da qua.
È una mostra dal taglio originale. Offre infatti lo spunto per vedere il pittore olandese e le sue opere sotto uno sguardo diverso che va oltre il mito condizionato dalla sua biografia da “suicidato della società”.
Scopriamo così un artista molto colto, perfettamente integrato nel dibattito culturale dell’epoca.
Incontriamo un amante dei libri e di riviste d’arte. Ne troviamo alcuni esemplari provenienti dalla collezione della curatrice e dalla Biblioteca Malatestiana, disseminati in vetrine. Nonché un grande estimatore di stampe giapponesi, che colleziona.
Grazie infatti al trattato commerciale firmato da Francia e Giappone nel 1858 e la partecipazione di questo ultimo all’Esposizione universale di Parigi nel 1867, la capitale francese presenta oggetti d’arte capaci di rimettere in discussione le fondamenta dell’estetica occidentale.
Si assiste allora, specie tra gli artisti, ad un vero e proprio choc culturale che dura sino alla fine dell’800. Le stampe giapponesi per esempio, offrono loro nuovi motivi pittorici e soluzioni sconosciute per rappresentare lo spazio.
Scopriamo anche che è anche molto religioso. Prima di dedicarsi interamente alla pittura infatti, pensa di consacrare la sua vita all’evangelizzazione e dedicarsi agli umili, ai poveri, alle prostitute, per aiutarli in quella feroce lotta per la vita cui sono condannati.
E sono questi, gli ultimi, con cui prova a condividere il quotidiano, che ama dipingere con valenze pietistiche. Queste opere, sono il simbolo della fatica e delle sofferenze dei poveri, davanti ad una società che finge di non vederli.
Van Gogh. Pittore colto : percorso cronologico e tematico.
Segue le quattro le fasi storiche fondamentali della vita dell’artista: dal primo periodo 1880-1885 (nel Borinage, all’Aia, e a Nuenen) al soggiorno parigino nel 1886-1887, dal periodo ad Arles nel 1888-89 a quello dell’internamento nell’ospedale di Saint-Rémy.
IN OLANDA. LE BRUME DEL NORD
Van Gogh arriva a dicembre 1878 nel bacino carbonifero del Borinage in Belgio, dove si impegna come predicatore evangelico laico nella comunità dei minatori fino al 1880.
Legge Michelet che in Storia della rivoluzione francese restituisce al popolo un ruolo attivo, Beecher Stowe e La capanna dello zio Tom, che denuncia la condizione degli schiavi in America. E Dickens, Hugo e Shakespeare. Ma l’artista che, fin dall’inizio e per tutta la vita, ha influenzato maggiormente Van Gogh è Jean-François Millet e la sua visione profondamente religiosa della natura. Qui , tra minatori e mangiatori di patate, prende la decisione definitiva di diventare pittore.
A PARIGI. LA VILLE LUMIÈRE.
Il soggiorno dura due anni, dal febbraio 1886 al febbraio 1888. Segna una svolta fondamentale della sua ricerca che passa dal contorno al colore. A Parigi scopre gli impressionisti e si esercita allo studio del colore. Prova anche il pointillisme che arriva a fondere nel suo stile particolare tra tratto, grafismo e colore. Parigi gli consente anche di sviluppare un forte interesse per le stampe giapponesi, che sono fonte di ispirazione per la sua pittura. Il Giappone diventa per lui un luogo dell’anima.
IN PROVENZA. LA RICERCA DELLA LUCE.
Van Gogh si trasferisce ad Arles nel 1888, alla ricerca della luce. Qui affitta delle stanze nella “Casa Gialla”, dove sogna di fondare una comunità di artisti.
Lontano da Parigi, vive a contatto con la natura. Qui il sole più forte, i colori più vividi si specchiano nella straordinaria vitalità cromatica e luminosa della sua pittura. Un suo famoso commento su Arles “mi dico sempre che qui sono in Giappone”, testimonia come il Giapponismo possa essere considerato un fil rouge della sua esistenza d’artista. La sua palette prende colori sempre più forti: celeste, violetto, arancione, rosa, rosso, giallo vivo, verde chiaro. Attacca il disegno con il colore. Scrive a Theo: anziché cercare di dipingere ciò che ho davanti agli occhi, uso il colore per arrivare ad esprimermi in maniera forte.
A SAINT-RÉMY. OSPEDALE DI SAINT-PAUL-DE-MAUSOLE.
Nell’ospedale di Saint-Rémy dove Van Gogh si fa internare, dal 3 maggio 1889 al 16 maggio 1890, ha a disposizione una stanza per dipingere. È colpito da frequenti crisi allucinatorie, ma nei periodi di relativa tranquillità dipinge con straordinaria intensità espressiva scorci del giardino dell’ospedale (come Tronchi d’albero con edera, Pini nel giardino dell’ospedale, Tronchi d’albero nel verde, Pini al tramonto); paesaggi di cipressi e uliveti nei dintorni (come Uliveti con due raccoglitori di olive); meravigliose scene notturne.
La mostra Vincent Van Gogh. Pittore colto, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, è promossa dal Comune di Milano-Cultura con il patrocinio dell’Ambasciata e Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia. Ha come Institutional Partner Fondazione Deloitte.
La curatela della mostra è affidata allo storico dell’arte Professor Francesco Poli, a Mariella Guzzoni, ricercatrice e curatrice del fil rouge “Van Gogh. Vivere con i libri”, che si articola lungo tutta la mostra e Aurora Canepari, conservatore responsabile del Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova, curatrice della sezione “Van Gogh: il sogno giapponese. Da Parigi alla Provenza”.
Van Gogh. Pittore colto: Informazioni
Mudec Via Tortona 56, Tel. 02/54917 (lun-ven 10.00-17.00)
Date 21/09/2023 – 28/01/2024
Orari Lun 14.30 -19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 – 19.30 | Gio, Sab 9.30-22.30
Biglietti Intero € 16 | Ridotto € 14
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura.