Valeria Fioretta: il racconto del suo podcast “Genitori onesti”

La protagonista dell’intervista di oggi è Valeria Fioretta, mamma e scrittrice e non solo. Qui ci racconta da dove è nata l’idea del suo ultimo lavoro editoriale, il podcast “Genitori onesti” disponibile sull’app Storytel e di cui vi avevamo anticipato qualcosa qui, in questo articolo Genitori onesti, un manuale per l’uso scritto e diretto da Valeria Fioretta
Ciao Valeria e benvenuta su 2duerighe. Prima di tutto ci tengo a farti i complimenti per il contenuto da te ideato e portato “alle orecchie” di tutti su Storytel. Sto parlando della prima stagione di “Genitori onesti”, un podcast davvero particolare e originalissimo, che merita tutti i complimenti che, sono sicura, saranno stati numerosi.
L’idea di creare una serie podcast sulla genitorialità ti è venuta perché pensi serva una guida (se così vogliamo chiamarla) quanto più onesta sul diventare genitori?
La serie è nata perché, pur esistendo molti strumenti e contenuti validi sulla genitorialità, trovavo che fossero finalizzati a educare il fruitore a sposare una filosofia o a portare a termine un compito. Io desideravo aprire la porta su temi caldi e mostrare che una stessa situazione può essere approcciata in modi diversi, tutti a loro modo funzionali e soddisfacenti. Quindi, oltre a un inquadramento generale, ho preferito lasciare spazio a casi e testimonianze che solleticassero la curiosità degli ascoltatori, mettendoli nelle condizioni di approfondire altrove se lo desiderano. Ad esempio, la puntata sul parto vorrebbe aprire un ventaglio di possibilità, trasmettere il messaggio che “al netto degli imprevisti e sempre nei limiti stabiliti dalla legge, si può immaginare e pianificare un parto che ci somigli, modellando questa esperienza sui nostri bisogni”.
Arriva quel momento in cui si pensa di voler diventare genitori: a livello generale, quanto questa si può considerare una decisione consapevole e quanto invece può essere considerata una decisione guidata da molti, troppi condizionamenti esterni?
Nel mio giro di conoscenza ho osservato che non essendo più una tappa obbligata, un numero sempre maggiore di persone decida di diventare genitore in modo consapevole. Io lo trovo giusto, anche se questo rende quasi sempre l’esperienza meno fluida e più complessa. Mi piace pensare che Genitori Onesti possa essere un modo “altro” per approcciare l’esperienza della genitorialità anche per chi non ha figli.
La tua ironia è presente anche nel tuo precedente romanzo “Se tu lo vuoi”, l’ho trovata delicata e particolarmente azzeccata da utilizzare su una tematica come quella della genitorialità. È una dote che ti è innata o spesso la utilizzi anche per ostracizzare alcune cose che di per sé stesse sarebbero ridicole?
Credo sia un approccio naturale, ma devo dire che nei primi mesi di vita di mio figlio un po’ si era affievolita per via della stanchezza. In realtà, a ben guardarli, i neonati fanno abbastanza ridere!
La prossima domanda è rivolta all’universo donna che affronta un cambiamento fisico come quello della gravidanza: quanto pensi che la nostra società sia davvero in grado di sostenerla, nel lavoro e nella vita quotidiana?
Sul fronte dei diritti, penso che -nonostante l’Italia non sia da questo punto di vista il Paese peggiore al mondo- ci sia moltissimo da fare soprattutto in tema di parità e congedi. Però credo che il lato più carente sia quello delle reti di supporto ai neo genitori: quelle istituzionali sono sottodimensionate (parliamo dei consultori) e quelle private, seppure esistenti e spesso ben funzionanti (circoli, associazioni), non sono così accessibili e distribuite sul territorio nazionale. Infine non c’è, secondo me, un’adeguata comprensione del ruolo dell’ostetrica.
La mia ultima domanda: dal momento che penso davvero che questi 6 episodi possano essere fonte di consapevolezza per molti ascoltatori, credi che uscirà una seconda stagione? Se sì, puoi farci un piccolo spoiler degli argomenti che vorresti trattare?
Spero tantissimo di sì anche perché nella mia mente l’ho praticamente scritta! Alcuni tra i temi che mi stanno più cari sono il sonno, lo svezzamento e la cura diurna.