Halloween party: 3 morti in Spagna, sparatoria negli Usa, tragedia sfiorata a Firenze
Halloween è diventata ormai una festa internazionale, party in tutto il mondo e giovani sempre più partecipi, ma come ogni evento di attrazione popolare spesso possono nascere tragedie. In Spagna difatti durante un party, tenuto nel padiglione sportivo dell’arena di Madrid, al quale partecipavano oltre 10mila persone, decisamente troppe per la capienza della struttura, tre ragazze, tra i 18 e i 25 anni, sono morte nella calca, altre due sono in condizioni critiche.
La polizia madrilena sta indagando per verificare se sono state rispettate le misure di sicurezza. Nell’arena si stava celebrando il Thriller Music Park, una festa tematica con musica elettronica. La tragedia è avvenuta verso le 4 del mattino. Dopo aver ricevuto una richiesta di soccorso, sono partiti subito i soccorsi. Circa 50 persone, tra medici, infermieri e tecnici, si sono recate all’arena e hanno trovato cinque ragazze in arresto cardiaco dovuto al soffocamento della calca.
Tragedia anche in Usa dove quattro ragazzi sono rimasti feriti, uno è grave, in seguito ad una sparatoria avvenuta durante una festa di Halloween al campus della Southern California University, Los Angeles. Testimoni hanno riferito che i feriti sono tre ragazzi e una ragazza. L’autore della sparatoria è già stato fermato dalle forze dell’ordine.
Si e’ sfiorata la tragedia anche in Italia, nella notte sulle colline fiorentine, undici ragazzi sono rimasti feriti per il crollo della balaustra di una scala in un castello. E’ successo intorno all’una a Castel di Poggio, a Vincigliata, nel Comune di Fiesole (Firenze). Come in Spagna la causa del crollo è stata dovuto al sovraffollamento: circa 2mila giovani stavano prendendo parte a una festa mascherata per Halloween quando il peso causato dalla pressione delle persone che erano appoggiate sulle scale in pietra del castello ha causato il crollo. I ragazzi rimasti feriti sono caduti da un’altezza di circa 3 metri, riportando contusioni e traumi cranici, nessuno fortunatamente è in pericolo di vita.
Enrico Ferdinandi
1 novembre 2012