Napoli: violenza minorile in aumento! Convegno al Maschio Angioino

Nel corso del dibattito è stato presentato anche il primo libro on line “Bell e buon”sul progetto sperimentale per l’infanzia disagiata.
“Babygang ed emergenza microcriminalità a Napoli: è un problema solo di ordine pubblico o invece è una più complessa emergenza sociale? ” questo è l’incontro promosso nella sede della Fondazione Valenzi al Maschio Angioino, in occasione della presentazione di “Bel e buon,” primo e – book dedicato al progetto sperimentale per l’infanzia disagiata.
Al dibattito sono intervenuti: il presidente della Fondazione Lucia Valenzi, il segretario generale della Fondazione, Roberto Race, la responsabile del progetto Lucia Precchia, la presidente del Comitato UNICEF Campania, Margherita Dini Ciacci, l’assessore alle Pari Opportunità e Politiche sociali del Comune di Napoli Pina Tommasielli, e l’editore della pubblicazione, Pietro Valente.
Il progetto – realizzato con le quote dei soci dell’ ente e il sostegno della Fondazione Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia, il Pio Monte della Misericordia e il patrocinio morale dell’ Unicef – intende mettere insieme arte ed impegno sociale, attraverso laboratori di espressività del colore, del suono e della rappresentazione teatrale, per realizzare quella prevenzione necessaria tra i minori a rischio, mettendo in evidenza la loro capacità di critica, autostima attraverso il lavoro di gruppo.
“Ancora oggi – hanno detto Lucia Valenzi e Roberto Race – si pensa di poter affrontare l’aggressività della microdelinquenza con risposte come il carcere e non con una capillare opera di educazione, inclusione e sostegno alle famiglie. Analizzando le storie che si susseguono dietri i volti dei bambini di Licola, dei Quartieri Spagnoli e in parte del quartiere periferico di S. Giovanni a Teduccio, si scopre un mondo non solo di malavita, di prostituzione e scippi, ma anche tanta indifferenza, negazione del rispetto per l’infanzia.”
Attualmente, la Campania è la seconda tra le regioni italiane con più elevata percentuale di persone che non hanno superato la maggiore età. A Napoli,- ci ha detto l’assessore Tommasielli,- negli ultimi tempi c’ è stato un’incremento sostanzioso della violenza in cui protagonisti sono stati i minori. La cifra aumenta sostanzialmente se confrontiamo questi dati con quelli dell’abbandono dell’attività sportiva tra i ragazzi tra i 14 e 15 anni, appartenenti a famiglie disagiate che non hanno più la possibilità di affrontare gli elevati costi come quello di pagare 80 euro per un semplice certificato medico per l’idoneità agonistica. Dal bilancio regionale, purtroppo – non ci sono segnali incoraggianti e quindi il Comune è costretto a rivedere la politica sui minori.”
” Napoli è una città particolare – ci ha detto – Pietro Valente, editore della pubblicazione ” Bell’ e buon.” Circa un terzo dei napoletani vive nell’illegalità. Diventa quindi indispensabile sostenere insieme i bambini e le rispettive famiglie. Compito primario spetta logicamente alle scuole e alle forze dell’Ordine.”
servizio di Luigi Rubino
28 marzo 2013