La Romania approda al Francofilm con “Gente per bene”
Questa domenica si terrà un nuovo appuntamento del Francofilm, il festival che celebra la francofonia attraverso il cinema d’autore: la protagonista sarà la Romania.
Si terrà infatti la proiezione del film Oameni de treabӑ/Gente per bene di Paul Negoescu, presso l’Istituto Culturale Francese, il Centre Saint Louis di Roma.
L’evento sarà promosso dall’Ambasciata di Romania in Italia, dall’Accademia di Romania in Roma, con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno.
Gente (non proprio) per bene
Oameni de treabӑ, Gente per bene in italiano, è una commedia nera di Paul Negoescu (2022), che narra le vicende del poliziotto di paese Ilie (Iulian Postelnicu).
La sua vita sembra inizialmente incentrata sulle piccole sfide del sat, ovvero il villaggio, tra cui le risse notturne tra uomini ubriachi e la corruzione che dilaga.
E il sindaco del paese (Vasile Muraru) è il primo ad alimentare tutto questo, comprando il silenzio degli abitanti, investendo denaro di dubbia provenienza nel fantomatico benessere comune.
Questa peculiare normalità viene stravolta da un omicidio, che metterà a dura prova Ilie, costringendolo a prendere un’importante e rischiosa decisione.
Il francese in Romania
Da secoli, la lingua francese è radicata nella cultura romena. Un quarto della popolazione dichiara infatti di parlarla, aspetto che pone la Romania tra i primi posti in Europa per numero di locutori francofoni.
La ragione è principalmente storica e risale all’Ottocento. Napoleone III avrebbe infatti ricoperto un ruolo fondamentale per l’unione della Valacchia e della Moldavia nel 1859, momento cruciale per la nascita della Romania stessa.
A questo si aggiunge la consistente fuga di cervelli a Parigi, che ha coinvolto le più grandi menti della Romania del Novecento: spiccano tra questi il drammaturgo Eugen Ionescu ed il filosofo Emil Cioran.
L’adesione all’OIF
Il francese resta oggi una delle principali lingue straniere studiate nelle scuole romene ed il legame con la francofonia si può dire ormai ufficiale.
Questo è stato consolidato già nel 1989, con l’adesione della Romania al Movimento Francofono, subito dopo la caduta del dittatore Nicolae Ceauşescu.
Sono inoltre passati 31 anni dall’adesione del paese all’Organizzazione Internazionale della Francofonia, che ha tenuto un sommet a Bucarest nel 2006.
Si tratta di un rapporto linguistico-culturale unico in tutto il continente europeo.