B&B rifiuta coppia perché gay
Con l’estate arrivano le vacanze al mare, il profumo di crema solare, la sabbia tra i piedi ed i bei tramonti, ma soprattutto riposo e grandi sorrisi. Non è andata così però per una coppia che intendeva trascorrere le proprie vacanze in Calabria.
La coppia di ragazzi gay è stata respinta al momento della prenotazione di una guest house di Santa Maria, località nei pressi di Tropea. Dopo aver scelto la casa online i due ragazzi hanno deciso di contattare il proprietario, ma un messaggio è bastato per respingerli e costringerli a rinunciare «Non accettiamo né gay ne animali».
I due ragazzi hanno deciso di non rispondere, ma si sono poi rivolti all’arcigay di Napoli e uno dei due, Gennaro, ha raccontato la propria vicenda al linguista Massimo Arcangeli che ha reso pubblica la vicenda sulla propria pagina facebook. Gennaro ha inoltre commentato «La cosa ci ha, com’è ovvio, sorpresi e delusi. Nella mia mente si è materializzata l’immagine storicamente e drammaticamente famosa dei cartelli nazisti esposti fuori dai negozi: “Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei”… Da allora sono trascorsi ben 70 anni, ma da quegli eventi, probabilmente, molti non hanno tratto alcun insegnamento. Possibile che, in un momento storico nel quale ci si interroga politicamente sulla necessità di eguagliare le unioni incentrate sull’amore di qualsiasi genere, ci sia ancora chi, con tanta leggerezza, discrimini sulla base dell’orientamento sessuale? I soldi per l’affitto che io e il mio compagno gli avremmo dato non sarebbero stati uguali a quelli che avrebbe ricevuto da una qualsiasi coppia etero? Ti garantisco che non ci sono rimasto male per noi due: nel mio cuore ho pensato alle ricadute pesantissime che un messaggio del genere avrebbe potuto avere su un ragazzo più giovane, che fatica a riconoscersi, ad accettarsi, o che, semplicemente, è più sensibile riguardo al proprio orientamento».
Il comitati arcigay di Napoli si è detto «Indignato e disgustato da simile condotta, esprime profonda solidarietà a Gennaro Casalino e al suo compagno e chiede l’esclusione della Casa Vacanza Ciufo di Santa Maria dal sito www.booking.com e da tutti i siti di prenotazione turistica che non vogliano – nel 2017 – rinnovare logiche commerciali razziste e antidemocratiche. Ci auguriamo inoltre un intervento deciso da parte del Comune di Vibo, della regione Calabria e delle autorità predisposte alla vigilanza e al contrasto alle discriminazioni».
La vicenda ha fatto scalpore, tanto che anche Confcommercio Calabria ha voluto esprimere la propria solidarietà alla coppia gay tramite una lettera nella quale si afferma inoltre che la struttura che ha rifiutato i due ragazzi non è ovviamente rappresentativa dell’intera regione.
Dopo aver, obbligatoriamente, cancellato la prenotazione la coppia ha trovato un altro alloggio sempre in Calabria, senza rinunciare a trascorrere le proprie vacanze nel posto che preferiscono «È una regione che amiamo tantissimo. Ci veniamo da anni. E, chissà, forse sarà bello, un giorno, festeggiare proprio qui la nostra unione civile. Quel che è certo è che non sarà questa triste vicenda a farci rinunciare ai nostri sogni». Nel frattempo Booking e TripAdvisor hanno bandito il B&B dai propri siti.
Purtroppo non è il primo caso in Italia in cui una coppia gay è costretta a cambiare idea sull’abitazione scelta a causa dei propri orientamenti sessuali. A marzo un’altra coppia è stata costretta a rinunciare alla casa torinese all’ultimo momento poiché la proprietaria «preferiva una coppia tradizionale». Anche in questo caso Simone, membro della coppia, ha deciso di denunciare la situazione per far sì che ciò non si ripeta.