Addio a Laura Biagiotti, ambasciatrice del Made in Italy
Si è spenta stanotte a 73 anni, nell’Ospedale romano Sant’Andrea, una delle più importanti rappresentanti della moda italiana nel mondo, Laura Biagiotti.Pensando a lei, tre particolari vengono subito alla mente: il sorriso aperto e rassicurante che l’accompagnava in ogni occasione, il bianco dei suoi abiti, quel “non colore” capace di illuminare con eleganza ogni donna e il cashmere, un tessuto caldo e avvolgente, di cui è stata incoronata regina dal New York Times “queen of cashmere”.
In 50 anni di carriera ha dato lustro al made in Italy, raggiungendo le più importanti passerelle del mondo. E’ stata l’emblema di una storia imprenditoriale italiana, o meglio romana, tutta al femminile.
Dopo gli studi in archeologia, entra nell’atelier della mamma, Delia Soldaini Biagiotti, con sede a Roma in via Salaria, divenuto noto nel mondo dell’alta moda dopo aver vinto una gara nel 1964 per vestire le hostess dell’Alitalia.
Laura, pochi anni dopo, trasforma l’atelier in un’attività imprenditoriale e nel 1972 crea la prima collezione pret-à-porter con il proprio marchio.
Da lì il successo è inarrestabile per un brand capace di conquistare tanto le star- Romina Power, Nancy Brilli e Carla Fracci ne sono state tra le più celebri testimonial- quanto le donne comuni.
Tanta bravura ma anche coraggio e intraprendenza che hanno reso la Biagiotti, una protagonista della moda italiana e una pioniera oltre ai confini nazionali.
E’ stata la prima tra gli stilisti italiani a sfilare in Cina a Pechino nel 1988, e poi a Mosca nel 1995.
Il Gruppo Biagiotti ogni anno presenta 70 collezioni di moda e accessori, che spaziano dal pret-a porter a occhiali, foulards, cravatte, scarpe, bijoux, borse, collezioni per uomo, bambini per finire con le linee per la casa e i celebri profumi esportati in tutto il mondo.
Tra i più celebri quello dedicato alla capitale, Roma. L’amore per questa città è continuamente alimentato dalla stilista che è stata tra le prime protagoniste della moda a spendersi anche come mecenate. Nel 1998 il marchio Laura Biagiotti Parfums ha finanziato il restauro della Cordonata del Campidoglio, disegnata da Michelangelo. Qualche anno dopo, nel 2007, ha contribuito al restauro delle fontane di piazza Farnese.
La Biagiotti, donna coltissima, con una collezione di oltre 10.000 libri, non può essere definita sic et simpliciter una stilista, più corretto considerarla una donna appassionata d’ arte. Con il marito, Gianni Ciglia, è stata una grande collezionista di opere in particolare del periodo Futurista, che, con generosità, prestava ai musei di tutto il mondo che ne facessero richiesta. Proprio l’arte era fonte d’ispirazione per i suoi modelli.
Il suo gusto e l’innegabile talento le sono valsi numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali, dal premio donna dell’anno ricevuto a New York nel 1992, all’onorificenza di Cavaliere del Lavoro conferita dal presidente Scalfaro nel 1995, al francobollo emesso nel 2002 da Poste Italiano raffigurante un abito della collezione Laura Biagiotti, per citarne alcuni.
Ora, a raccogliere l’eredità di questa grande donna c’è la figlia Lavinia, che dal 2005 è vice presidente del Gruppo e che ha già saputo conquistare la fiducia delle tante donne innamorate dell’inconfondibile stile Laura Biagiotti.