Addio a Cesare Maldini, bandiera del Milan e ct azzurro
Cesare Maldini, bandiera del Milan e allenatore della nazionale azzurra, si è spento la scorsa notte all’età di 84 anni. Nato nel 1932 a Trieste, vestì la maglia rosso alabardata dal 1952 al 1954 per poi essere ingaggiato dal Milan, nel quale militò dal 1954 al 1966 vincendo 4 campionati. Il successo più importante per la sua carriera da calciatore arrivò nel 1963 quando, in veste di capitano della squadra guidata da Nereo Rocco – in cui giocavano anche Giovanni Trapattoni, José Altafini e Gianni Rivera – Cesare Maldini divenne il primo italiano a sollevare al cielo la coppa dalle grandi orecchie; un vero e proprio record, impreziosito dal fatto che si trattava anche della prima vittoria di un club italiano nella principale competizione europea.
Cesare Maldini concluse la sua carriera al Torino, collezionando 33 presenze durante l’ultima stagione da calciatore (1966-67). Appesi gli scarpini al chiodo, Maldini non si allontanò dal rettangolo verde e divenne allenatore: iniziò come vice di Rocco, poi passò al Foggia, alla Ternana e infine al Parma, che guidò fino alla promozione in serie B (1980). I buoni risultati conseguiti a livello di club consentirono a mister Maldini di approdare in nazionale, in cui restò fino al 1986 in qualità di vice di Enzo Bearzot. Dal 1986 al 1996 Allenò l’Under-21, con la quale ottenne per 3 edizioni consecutive il titolo di campione europeo. Nel dicembre 1996 fu posto al timone della nazionale maggiore, che guidò fino all’eliminazione dai mondiali di France ’98, in quella tremenda lotteria dei rigori (ricordiamo la traversa colpita da Gigi Di Biagio) persa proprio contro la Francia, poi laureatasi campione del mondo.
Dal 1999 assunse il ruolo di capo e coordinatore degli osservatori del Milan e il 14 marzo 2001 fu nominato direttore tecnico, ruolo che ricoprì dapprima con Tassotti come allenatore e poi con Fatih Terim. Il 27 dicembre divenne commissario tecnico del Paraguay in vista dei Mondiali 2002, riuscendo a qualificare la sua squadra per i mondiali in Corea del Sud e Giappone, diventando l’allenatore più anziano del torneo, record battuto 8 anni più tardi nell’edizione 2010 da Otto Rehhagel, con i suoi 71 anni. Il 15 giugno 2002 venne sconfitto dalla Germania agli ottavi di finale e si dimise dall’incarico.
Per omaggiare per l’ultima volta Cesare Maldini, quest’oggi in tutti gli stadi sarà osservato un minuto di silenzio prima del calcio d’inizio, a ricordo di un grande uomo che indubbiamente ha lasciato il segno e che – parole di Tavecchio – “ha legato in maniera indissolubile il suo nome alla storia del calcio italiano”.