Dietrofront della Lega sulla candidatura di Guido Bertolaso. Spaccatura nel centro-destra. Meloni (Fratelli d’Italia): «Sono allibita». Berlusconi: «Bertolaso unico candidato possibile».
Dietrofront della Lega sulla candidatura di Guido Bertolaso, l’ex capo della Protezione Civile scelto da Silvio Berlusconi per la corsa alle Comunali capitoline. Dopo le polemiche sulla scelta di un candidato su cui pendono processi giudiziari, anche dal centro-destra sono arrivati i primi attriti: portabandiera della brusca frenata è Matteo Salvini che ha spaccato di fatto una destra ulteriormente disunita dall’investitura di Bertolaso. «Tutte le partite sono aperte – dice il leader del Carroccio sull’ipotesi di una Lega fedele alla scelta berlusconiana – ciò che dirà la gente a Roma inciderà fortemente sulla mia decisione finale».
Ma il coro stride nelle file delle altre forze politiche interne alla fazione. Giorgia Meloni, su tutti, è stata la prima a commentare negativamente la messa in discussione di Bertolaso da parte di Salvini. «Allibita e arrabbiata», così si dice la leader di “Fratelli d’Italia”. Speculare e faziosa anche l’eco di Francesco Storace, l’altro candidato alla poltrona romana per “la Destra”, che bolla la questione sostenendo come la candidatura di Bertolaso «non arrivi a marzo». Nonostante le ire della Meloni, all’interno del suo stesso partito c’è un’ennesima spaccatura: 21 esponenti hanno annunciato di dare appoggio proprio a Storace rifiutandosi di dare il proprio sostengo alla candidatura di Bertolaso.
Spiazzanti anche i commenti dalle forze cosiddette “minoritarie” all’interno del centro-destra. Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti, ha commentato la vicenda come una fatto di «chiarezza accecante». «L’unica ragione per cui è arrivato un no alle primarie di Roma – afferma Fitto – è che esse rappresenterebbero un precedente in confronto alla corsa per le elezioni nazionali del 2018».
Nel frattempo, la vicenda ha fatto saltare l’incontro Meloni-Salivin-Berlusconi previsto a palazzo Grazioli, con il leader di Forza Italia che ha optato per il rinvio della riunione, almeno fino a quando dal Carroccio non chiariranno le proprie posizioni in merito alla candidatura di Guido Bertolaso.