Starbase. La nuova “città” di Elon Musk in Texas

Una delle ultime novità legate al multimiliardario Elon Musk, proprietario di Tesla, è la nascita nello stato del Texas della cittadina “Starbase”, anche nota con il nome di Musk City perché sede della base di lancio di SpaceX. Era il 2012 quando il miliardario cominciò ad acquistare terreni nell’area trasformandola in una base di lancio di missili. In questi giorni, una votazione di ben 218 su 283 elettori aventi diritto al voto (la maggior parte dipendenti da SpaceX) ha garantito una maggioranza a favore dell’incorporazione di Boca Chica Village nel nuovo municipio autonomo.
L’area in questione si estende per circa 4 chilometri quadrati lungo il confine con il Messico, una trentina di chilometri a est della città texana di Brownsville, capoluogo della contea. Dal 2014 è la base di lancio di SpaceX (quella da cui parte anche Starship, la grande astronave dell’azienda) e uno dei suoi centri più importanti, nonché sede di centinaia di suoi dipendenti. Eccetto che per le strutture di SpaceX, è un’area quasi del tutto rurale, con baie e lagune.
Cosa comporta la nascita di questa nuova città? Starbase è uno degli hub principali delle varie attività del miliardario, che, negli ultimi anni, le ha trasferite dalla California progressista al Texas repubblicano per affinità politiche ma soprattutto per leggi, anche fiscali, più favorevoli. Da allora sono sorti numerosi alloggi aziendali e strutture SpaceX. Musk ha preso casa anche qui e in suo omaggio è stato realizzato un busto gigante, recentemente vandalizzato dopo il suo controverso matrimonio politico con Donald Trump. I lanci dei razzi sono diventati meta di un vero e proprio turismo, spesso di fanatici che stravedono per Musk e Trump.
Il comune ha inoltre concesso carta bianca a Musk. Il primo sindaco sarà Bobby Peden, vicepresidente di SpaceX, candidatosi senza opposizione. L’uomo più ricco del mondo potrà così gestire direttamente servizi locali, tasse e infrastrutture, chiudendo forse anche strade e spiagge per i suoi lanci, che vuole aumentare da 5 a 25 l’anno. Uno strapotere contestato da molti, dalle autorità della contea agli ambientalisti, che denunciano da tempo i rischi di inquinamento e degrado ecologico legati ai lanci.
Sabato alcuni attivisti si sono radunati nella spiaggia di Boca Chica per protestare contro SpaceX, sostenendo che l’azienda abbia danneggiato un’area che è habitat di diverse piante e animali, e ignorato l’importanza culturale del territorio. «Queste colline sono sacre per noi», ha detto a The Texas Newsroom Juan Mancias, presidente della comunità indigena dei Carrizo/Comecrudo del Texas. Non a caso, già nel 2024 l’azienda è stata multata di quasi 150.000 dollari dall’Agenzia per la Protezione Ambientale e dalla Commissione per la Qualità Ambientale del Texas per lo scarico di acque reflue. Di fronte ad uno scenario mondiale di crisi climatica e ambientale, lo strapotere di miliardari come Musk continua ad agire come se nulla fosse, perseguendo i propri interessi.