Appello delle Agenzie di stampa al Governo affinché dia certezze al settore

È attraverso una nota congiunta che i giornalisti del comparto lanciano oggi il loro cahier de doléance e soprattutto l’invito alla Politica affinché metta un punto. Vi si legge infatti che “il settore delle Agenzie di stampa per troppi anni è stato oggetto di bandi pubblici e successive proroghe, che hanno provocato e provocano tuttora effetti negativi sulle aziende e quindi sull’occupazione, lasciando un settore primario nella costante incertezza”. Così i Cdr delle Agenzie di stampa che pur dichiarando di aver apprezzato il lavoro messo in campo dal governo Draghi “per mettere in sicurezza un sistema basilare, architrave del pluralismo informativo”, già nei mesi passati avevano espresso preoccupazione per lo stallo, dovuto anche al sistema dei bandi per i servizi di informazione alle istituzioni.
Quello che i Cdr chiedono oggi è che “si porti a termine in tempi brevi una riforma che faccia chiarezza e dia certezze al mondo delle Agenzie di stampa, garantendo il mantenimento dell’occupazione dei giornalisti. Per questo rivolgiamo un appello al Governo e al Parlamento perché concluda in tempi rapidi il percorso di definizione delle nuove regole, dando certezze al settore e permettendo alle realtà giornalistiche di progettare il futuro”.
Dal canto suo l’Associazione Stampa Romana ha reso nota che a quanto le risulta l’ipotesi sul tavolo più accreditata determinerebbe un nuovo assetto nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e le agenzie che erogano informazione primaria. I notiziari non sarebbero più beni fungibili e quindi attribuibili tramite bando pubblico europeo con il meccanismo della gara al massimo ribasso, ma sarebbero beni infungibili per la loro specificità. Un esito che accoglierebbe anche alcuni dei suggerimenti che nel tempo l’Associazione Stampa Romana aveva sottoposto al Legislatore e al Governo.
Si partirebbe dalla riforma per legge del settore, lasciando la logica dei cambiamenti con semplici atti amministrativi, per arrivare a ratificare la strategicità dell’informazione primaria, ad assegnare risorse certe e stabili nel tempo per mezzo di convenzioni pluriennali, e a copertura territoriale e occupazione regolare ex articolo 1 del Contratto nazionale di lavoro come linee guida per la assegnazione delle risorse.
La palla passa ora a Governo e Parlamento, cui i cdr si rivolgono oggi chiedendo un veloce cambio di passo affinché prendano una decisione entro la fine dell’anno, consentendo così al vecchio sistema di esaurire l’ultima proroga ed al nuovo di partire dando a tutti gli attori del sistema modo di prepararsi. Una decisione in tempi brevi, quindi, che rappresenta un passaggio fondamentale per l’insieme dei giornalisti delle agenzie di stampa al fine di recuperare stabilità occupazionale con stipendi pieni e chiudere una fase caratterizzata da troppe incertezze regolatorie.