Con la scomparsa di David Maria Sassoli l’Europa perde un puntello di misura, lungimiranza ed empatia
Attualità
11 Gennaio 2022

Con la scomparsa di David Maria Sassoli l’Europa perde un puntello di misura, lungimiranza ed empatia

L'Europa piange un politico d'altri tempi. A Roma la camera ardente.

di Diana Daneluz

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Una carriera da giornalista, per la carta stampata prima e poi volto noto del TG RAI, a seguire l’impegno in politica con un biglietto di sola andata e infine, nel 2019, la prestigiosa carica al vertice d’Europa, una poltrona da cui si è alzato oggi, con discrezione, come era nella sua natura. 

L’annuncio della scomparsa da parte del suo portavoce Roberto Cuillo, avvenuta alle ore 1.15 di oggi presso il CRO di Aviano (PN) dove era ricoverato. Una grave complicanza intervenuta in una disfunzione del sistema immunitario alla base della tragedia, che ha profondamente scosso i cittadini europei, a più livelli, dalle Istituzioni alla politica, dal mondo dell’informazione e della cultura alla società. Un annuncio seguito da quello del portavoce Parlamento Ue, Jaume Duch, che in un tweet parla di “grande dolore” ed esprime la vicinanza del Parlamento europeo alla sua famiglia.  Anche la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha condiviso parole affettuose per i familiari e il rammarico per la scomparsa di un “grande europeo e italiano”, mentre Paolo Gentiloni ha voluto ricordare, accanto al leader democratico ed europeista, l’uomo “limpido, generoso, allegro e popolare”. Dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parole sentite che hanno espresso quello che è sicuramente un cordoglio condiviso da tutti gli Italiani: “La scomparsa inattesa e prematura di David Sassoli mi addolora profondamente. La sua morte apre un vuoto nelle file di coloro che hanno creduto e costruito un’Europa di pace al servizio dei cittadini e rappresenta un motivo di dolore profondo per il popolo italiano e per il popolo europeo. Il suo impegno limpido, costante, appassionato, ha contribuito a rendere l’assemblea di Strasburgo protagonista del dibattito politico in una fase delicatissima, dando voce alle attese dei cittadini europei“. 

David Maria Sassoli

Un percorso di vita condotto tra giornalismo e politica e zigzagando tra le città di Firenze, dove è nato nel 1956, Roma, sua città adottiva, e Bruxelles, la sua destinazione finale con il prestigioso incarico. Primi piccoli giornali, poi agenzie di stampa, Il Giorno e infine la Rai costituiscono il suo passato da giornalista, carriera abbandonata per la politica nel 2009 dove militerà nel PD divenendo presto capo della delegazione al Parlamento europeo. Come eurodeputato si distingue per competenza e dedizione, diventa Vicepresidente dell’assemblea per il triennio 2014-2019 e, il 3 luglio 2019, Presidente. Fin dal suo discorso anti-sovranista di insediamento pronunciato a Strasburgo  il richiamo allo spirito di Ventotene per la costruzione di una Europa delle libertà, dei diritti, della tutela della dignità umana e protagonista nella battaglia per la parità di genere: “Dobbiamo avere la forza di rilanciare il nostro processo di integrazione, cambiando la nostra Unione per renderla capace di rispondere in modo più forte alle esigenze dei nostri cittadini e per dare risposte vere alle loro preoccupazioni, al loro sempre più diffuso senso di smarrimento. La difesa e la promozione dei nostri valori fondanti di libertà, dignità e solidarietà deve essere perseguita ogni giorno dentro e fuori l’Ue“… recuperando “lo spirito di Ventotene e lo slancio pionieristico dei Padri fondatori, che seppero mettere da parte le ostilità della guerra, porre fine ai guasti del nazionalismo dandoci un progetto capace di coniugare pace, democrazia, diritti, sviluppo e uguaglianza“. E anche il Sindaco di Ventotene infatti, Gerardo Santomauro, che gli aveva conferito il Premio Chiave d’Europa 2019, ha voluto ricordare in un suo messaggio su Facebook come Sassoli sia stato “un sostenitore della ‘memoria’ e del ruolo di Ventotene nell’ispirazione di un’Europa dei popoli, vicina e prossima ai bisogni delle persone e per la centralità dell’Europa per un futuro più giusto ed equo”. A Ventotene lo aveva riportato almeno idealmente da ultimo La Nuova Europa fondata da Roberto Sommella per il Ventotene Europa Festival 2021, cui Sassoli riconosceva il merito di aver saputo coniugare partecipazione e conoscenza per formare autentici e consapevoli cittadini europei.  In un suo messaggio indirizzato ai giovani, Sassoli ricordava i tempi presenti forieri di grandi sfide e la necessità dell’Unione europea di dare prova di forza e coraggio per la costruzione di un futuro equo e solidale; auspicando “un Europa che discute e cerca convergenze sui grandi temi” e ribadendo la necessità di “rinnovare il nostro patto democratico, coinvolgendo le istituzioni nazionali e locali, la società civile, i giovani, le università, insieme ovviamente alle imprese, al mondo della ricerca e del lavoro….. oggi più che mai è necessario recuperare la progettualità, la visione dei nostri padri fondatori. Dobbiamo non aver paura della complessità, e aprirci anzi alla complessità del mondo…… i giovani devono riflettere sulla nostra storia comune e valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale e solidale che sta alla base della nostra Europa, perché questo è il modo per rafforzare la nostra democrazia”.

Dalle parole ai fatti

E l’impegno suo e della sua Presidenza c’è stato, anche per il contrasto al cambiamento climatico, per l’avvicinamento della politica agli ultimi, ai migranti, una politica di servizio per una Europa solidale, per il coinvolgimento attivo dei giovani, rafforzando anche attraverso loro la promozione dei valori europei e della democrazia parlamentare. E poi l’impegno per la difesa della libertà d’espressione e di stampa, naturale per lui proveniente dal giornalismo, ma non più così scontata, e così la ricerca del superamento delle asimmetrie nel mercato dell’informazione, con la difesa delle direttive sul copyright che assicurassero tutela alla proprietà intellettuale anche in contesti dominati da tecnologie in costante evoluzione. Un impegno assicurato anche durante l’emergenza da Covid-19, dove ha contribuito a garantire l’operatività dell’assemblea. Come non hanno mancato di sottolineare i suoi collaboratori nel commovente saluto su Facebook, collaboratori che lo hanno visto “combattere e lavorare fino all’ultimo possibile istante, con lealtà, coerenza, educazione e rispetto, partecipando attivamente alla causa del bene comune con curiosità e passione indomabili nonostante lo stato di salute sempre più precario, dopo la temporanea ripresa di qualche tempo fa“.

Bandiere a mezz’asta

Le bandiere dell’Unione europea con il loro sfondo blu e le ventisette stelle dorate sventolano a mezz’asta dalle 8.30 di questa mattina sugli edifici delle istituzioni europee a Bruxelles in segno di lutto. L’ultimo saluto ad un uomo convinto assertore, anche in costruttivo contrasto con i tanti che lungo la strada avevano perso fiducia in esso, del progetto di una grande casa europea. Le esequie a Roma.

Alle 12.00 di venerdì 14 gennaio si terranno i funerali.