Quanto si può giocare con i numeri del Covid?

Alla fine della prima decade del mese di Settembre 2020, i casi, confermati nel mondo, dall’inizio della pandemia, circa 9 mesi, sono 27.973. 127, mentre i deceduti, sono poco sotto la soglia del milione (905.426), con un rapporto globale, tra deceduti e casi, pari allo 0,032.
Ma, al di là di queste cifre, che possono destare smarrimento e preoccupazione, i dati numerici devono essere necessariamente interpretati e circostanziati alle realtà nazionali e continentali; non vanno sottovalutate le variabili demografiche, culturali, igienico-sanitario, la copertura del welfare, la geo-politica e il grado di democrazia/ dittatura, che contraddistingue ciascun Paese.

Il Coronavirus nel mondo
Spesso, queste variabili non sono direttamente proporzionali fra loro e con lo stato di indebitamento dei Paesi, per esempio l’India, pur avendo un’alta densità demografica (385 abitanti/Km2), una delle più alte forme di democrazia al mondo, un basso livello di copertura welfare e scarse condizioni igienico-sanitarie, è il secondo Paese al mondo, per casi di Covid (4 milioni e mezzo), ma presenta una incidenza dei decessi/su casi, più bassa al mondo (0,01). Vedi figura 3
Come spiegare, a fronte di tutte le variabili, che giocano un ruolo negativo per questa Nazione, una così bassa percentuale di deceduti?

Secondo le mie valutazioni l’unica spiegazione è riconducibile alla bassa età media della popolazione, e alla bassa aspettativa di vita, che ha indotto una “morbilità” alta, ovvero “immunità di gregge”, e una mortalità bassa, appannaggio solo delle due curve discendenti gaussiane.
Di contro, gli Stati Uniti, con il primato dei maggiori casi di Covid al Mondo (6 milioni e mezzo), presenta un rapporto, tra casi Covid e deceduti, pari a 0,03, con una densità demografica bassa (34 abitati/Km2), una delle più alte forme di democrazia al mondo, una scarsissima copertura assistenziale sanitaria pubblica, una più elevata età media, ed una più alta aspettativa di vita . Vedi figura 3
Due esempi di Paesi, diametralmente opposti, per tutte le variabili elencate, tranne che per la Democrazia.
La stessa percentuale, compresa tra 0,02 e 0,04, è riscontrabile in Paesi come Brasile, Cile, Perù, Tunisia e Germania.
Molto diverso è stato il comportamento del Covid, in Paesi come Regno Unito, Italia e Belgio. Vedi figura 1.
Nel Regno Unito e nel Belgio, a parità di coefficiente 0,11, decessi /casi Covid, la densità demografica è rispettivamente di 273 e 380. I due Paesi tendono a somigliarsi, dal punto di vista igienico-sanitario, welfare, densità della popolazione, età media e grado di democrazia.
Tra i Paesi analizzati, l’Italia presenta il più alto indice, pari a 0,12, nonostante una demografia inferiore (201). Tra i Paesi con un indice intermedio di rapporto fra decessi/ su casi Covid annoveriamo Spagna (0,054), Israele (0,07) e Francia (0,08). Vedi figura 1.
Come cambia la letalità. Densità abitativa e welfare nazionale
Anche in questi ultimi 2 casi, che sembrano somigliarsi, per incidenza di deceduti, per livello di democrazia, per coperture assicurative welfare e per aspettativa di vita, meno per età media, la discriminante sembra essere la densità demografica della popolazione, che nel caso di Israele è 402 abitanti, mentre per la Francia è 101. Ma la stessa densità demografica sembra non influenzare i risultati finali, mentre influenza fortemente l’incidenza dei casi, che arriva a 170.000, su un territorio di soli, circa, 22000 Km2, quale Israele. Figura 1-3

Infine, confrontando i casi Covid su Km2, versus i deceduti su Km2, i Paesi che risultano più colpiti, percentualmente, sono in ordine di gravità, l’Italia, il Regno Unito, il Belgio e la Francia. Vedi figura 2.
Quindi, concludendo, i fattori che influenzano maggiormente la “morbilità” sembrano essere, in primis, la densità demografica, come in Israele, India e Belgio, mentre, quelli che influenzano la mortalità sono direttamente correlati allo stato di benessere, alle coperture assicurative sanitarie, all’alto livello di democrazia e all’industrializzazione.
Quasi tutti questi fattori che contribuiscono all’innalzamento dell’età media, sono la causa stessa dell’incremento percentuale della mortalità!