1950-1970 La Grande Arte Italiana a Torino

La Grande Arte Italiana (1950-1970) è la mostra prodotta da Musei Reali e Arthemisia con la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea (Roma), visitabile ai Musei Reali di Torino dal 19 ottobre 2024 sino al 2 Marzo 2025.
Sono 79 le opere provenienti dalla GNAM, per la prima volta riunite fuori dal museo di appartenenza per descrivere un movimento artistico tellurico, che va dal dopoguerra agli anni ’70.
Anni in cui la Galleria, grazie alla sua soprintendente Palma Bucarellli, ebbe ruolo da protagonista, intrecciando con gli artisti più innovativi rapporti fruttiferi. Fu la prima istituzione museale infatti a far entrare nelle sue sale i quadri specchianti di Pistoletto, le corrosive critiche al potere costituito di Franco Angeli, le provocazioni di Piero Manzoni e, a meno di un anno dal suo tragico incidente in motocicletta, l’opera di Pino Pascali.
1950-1970 La Grande Arte Italiana risulta quindi un progetto critico ed espositivo dal forte rigore scientifico grazie alla curatela della Direttrice della GNAM Renata Cristina Mazzantini e dello studioso Luca Massimo Barbero.
I visitatori più “grandi” sentiranno risuonare nelle dodici sale, echi di una stagione irripetibile, che hanno forse in parte vissuto personalmente.
I giovani invece troveranno opere di interpreti germinali dell’allora contemporaneità. Ma potranno anche trovare un esempio di risposta salvifica davanti allo sgomento, alla frustrazione, all’impotenza, alla distruzione che l’esperienza della guerra aveva generato. Sentiranno la loro urgenza espressiva pur nel vuoto lasciato dalla guerra e capiranno il loro bisogno di esprimersi liberandosi da forme plastiche statiche e svuotate ormai di senso.
Alberto Burri che con Lucio Fontana costituisce il cardine della mostra, ne è forse l’esempio più concreto.
Nato nel 1915 a Città di Castello e laureatosi in medicina si avvicina all’arte proprio durante la prigionia nel campo di concentramento di Hereford (in Texas) dove era rimasto per 18 mesi. Nei giorni della resa italiana in Africa dove è medico nella decima divisione, viene infatti catturato dagli inglesi l’8 maggio 1943 e, passato poi in mano agli statunitensi. Le sue opere fatte di legno, ferro catrami e ritrovati moderni, portano tracce di lacerature, saturazioni, cauterizzazioni.

Anche la pittura di Giuseppe Capogrossi (1900-1972), cui è dedicata una intera sala, che durante gli anni Trenta è figurativa, a partire dal 1948 abbraccia le ragioni dell’arte astratta.
Passando da una sala all’altra si percepisce la spinta creativa di questa stagione artistica, divisa ancora tra la lacerante ferita della guerra e l’entusiasmo necessario alla ricostruzione.
Sullo sfondo si va delineando il miracolo economico e la duplice ombra della tecnologia e del mondo massmediale.
Come risulta nelle opere di Giosetta Fioroni, Mimmo Rotella, Sergio Lombardo e Tano Festa.

Così, il percorso di questa mostra vuole consegnare al pubblico di oggi coloro che furono i Nuovi Maestri dell’arte moderna e contemporanea italiana. Maestri internazionalmente riconosciuti e capaci, attraverso la loro opera, di segnare profondamente il XX secolo. Come Afro Basaldella, Piero Dorazio, Carla Accardi cui sono dedicate singole sale.
Troviamo poi Gastone Novelli, Giulio Turcato, Toti Scialoja che ridefiniscono i confini dell’astrazione in modo talvolta inaspettato. Rivoluzionario e provocatorio è Piero Manzoni, scomparso a soli 29 anni, presente con Achrome, in dialogo con Franco Angeli.
Una sala è dedicata a Michelangelo Pistoletto e ai suoi quadri specchiati.
Le opere di Schifano richiamano la distanza emotiva e alienante che i mass media introducono. L’ultima sala è dedicata a Pino Pascali, e alla sua indagine tra natura e realtà industriale o a quella sul mito ricostruito però con materiale industriale.
La mostra è stata fortemente voluta e resa possibile da Mario Turetta, Capo Dipartimento per le Attività Culturali del Ministero della Cultura e direttore delegato dei Musei Reali di Torino.
Informazioni 1950-1970. La Grande Arte Italiana, Capolavori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Sede Musei Reali di Torino Sale Chiablese Piazzetta Reale, Torino
Date al pubblico 19 ottobre 2024 – 2 marzo 2025
Progetto didattico e visite guidate Arthemisia ADMaiora
Catalogo Moebius
Orario apertura: lunedì chiuso martedì – domenica 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima) aperture straordinarie lunedì 4 novembre 9.30 – 19.30 martedì 24 dicembre 9.30 – 17.30 mercoledì 25 dicembre 12.00 – 19.30 lunedì 30 dicembre 9.30 – 19.30 martedì 31 dicembre 9.30 – 17.30 mercoledì 1° gennaio 12.00 – 19.30 lunedì 6 gennaio 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti: l’accesso alla mostra è contingentato e la prenotazione, tramite il preacquisto del biglietto, è fortemente consigliata.
Intero € 15,00 Ridotto € 13,00 70 anni compiuti (con documento); ragazzi da 18 a 25 anni non compiuti; studenti universitari senza limiti d’età; appartenenti alle forze dell’ordine; diversamente abili; giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti); possessori Card Arthemisia; insegnanti; possessori biglietti mostre Arthemisia in corso.
