I cadaveri squisiti di Valeria Biuso

D’amore non si muore, recita la celebre frase di una melodia un po’ vintage della quale abbiamo perso il nome e che oggi, alla nostra società, appare un po’ sgualcita, stonata, irreale. Il sentimento più vivifico mai conosciuto dall’uomo può infatti indurre alla cessazione della vita interiore, del palpitare dell’anima che conduce, inevitabilmente, al desiderio di interrompere ogni afflato del quotidiano per rifugiarci, finalmente in pace e privi di sofferenze, nel tacito confort di un loculo. È questo ciò che accade a Sebastiano, protagonista di Cadaveri Squisiti, l’ultima fatica letteraria della scrittrice Valeria Biuso da poco pubblicata da Re Artù Edizioni. Un romanzo particolare, caleidoscopico, disturbante, circonfuso da un’aura di elegante eccentricità surrealista, a partire dal titolo che si ispira al gioco di gruppo ideato in Francia nel periodo della Belle Époque che consiste nel comporre una poesia o un racconto alternandosi alla scrittura, con il vincolo che ogni partecipante può vedere solo la parola finale del contributo precedente, promuovendo così la casualità e l’incongruenza, massime espressioni della creatività. A comporre il mosaico dell’esistenza di Sebastiano, però, non sono scalcinati e istrionici scrittori votati al lieto fine o ispirati sceneggiatori dediti a tratteggiare eroiche epopee: a passarsi il testimone sono la vita e il destino che artano, tra Catania e Milano, il loro funambolico disegno, restituendo al lettore i contorni patologici di un’identità guasta fagocitata da una quotidianità di assenza e stordimento celata da menzogne che danno un’illusione ben rodata di felicità mite e sgargiante . L’essenza dei giorni di Sebastiano è fatta di autodistruzione, di un’urgenza nevrotica radicata nell’ossessione per la violenza in cui è vittima e carnefice di sé stesso, una dicotomia pericolosa tradotta in un irriducibile dualismo il cui archè dimora nel punto più profondo della voragine scavata dalla mancanza d’amore. Nella vita di Sebastiano gli affetti sono sensazioni, frequenze scariche mescolate in un calderone di abitudini rarefatte di cui è difficile tracciare i contorni. Sebastiano vaga tra l’illusorio affetto dei suoi genitori, la passione ingenua e brutale per Penelope e l’ossessione per Manfredi e, anziché affrontare il fato e rimettere insieme i cocci del suo incostante e incongruente errare tra i giorni, preferisce occultare il suo essere in una melmosa masnada allucinogena di pasticche raccattate ai margini delle sue imperiture delusioni, nascondendosi nel maldestro tentativo di suicidarsi pur di non affrontare i fantasmi di un passato distorto che si mescola a un presente fatto di tossiche contraddizioni. Cadaveri Squisiti è un romanzo che esplora le profondità oscure dell’animo umano, conducendo il lettore attraverso un labirinto di emozioni complesse e tormentate pennellate dalla raffinata e inclemente prosa di Valeria Biuso: la penna dell’autrice è ricercata, capace di creare atmosfere di straniamento che rispecchiano la dissonanza interiore del protagonista. Cadaveri Squisiti invita coloro che si avventurano tra le sue pagine a riflettere sul potere distruttivo dell’amore mancante e sulla ricerca disperata di significato della vita in un mondo caotico. Un romanzo che affronta temi complessi con coraggio e profondità, lasciando un’impronta indelebile nella mente del lettore.