iLoby, il social network ‘non virtuale’, arriva ai 65mila iscritti
Ennesimo emozionante appuntamento con iLoby. È il nostro secondo rendez-vous con il social network “rivoluzionario” di oggigiorno, di cui vi avevamo parlato qualche mese fa. Ma, per chi se lo fosse perso, ecco che ve ne parliamo in questo articolo, facendovi scoprire anche le sue novità.
Ricordiamo che iLoby, oltre a esser un vero e proprio social network innovativo, è una piattaforma, un unico “luogo virtuale”, dove vengono inglobati tutti i social e contatti delle persone (Facebook, Twitter, Google+, Skype, Linkedin, Mail, Instangram e Whatsapp). La sua rivoluzione è stata quella di essere nato come primo social che esce dalla virtualità ed entra nella realtà delle persone; in che modo? Tramite un braccialetto provvisto di ID personale. Questo ha dato vita ad un innovativo spazio virtuale dove non v’è accesso ai fake al suo interno e che crea un vero e proprio senso di appartenenza ed esclusività nelle persone che ne fanno parte (gli iLoby_sti). È tutto questo che porta iLoby – il cui progetto prende il via all’inizio dell’anno 2014 – nel giro di dieci mesi a raccogliere 65.000 di utenti iscritti.
Citiamo i creatori di questo mezzo di comunicazione di massa, sempre più orgogliosi di essere lanciati in questo progetto, che dà loro ogni giorno soddisfazioni in più: il CEO (Chief executive officer) di iLoby è un giovane ragazzo argentino di Buenos Aires, Christian Gaston Illan, dotato di grande ingegno, ottimismo, passione e trasparenza; ad affiancarlo, poi, nelle vesti di socio, troviamo il cognato di Adriano Galliani, Radouane El Hazzazi , persona molto riservata, discreta e con gran senso dell’innovazione. Il COO (Chief Operating Officer) di iLoby, invece, è un giovane ragazzo milanese – Nadir Davide Mennuni – dotato di grandi doti in campo creativo, comunicativo ed organizzativo. La parte del word wide web è affidata, invece, a Luca Sardi, che si occupa della gestione marketing di iLoby. Ai nomi dei creatori affianchiamo quelli dei “Top Vip” tra gli iscritti, come calciatori del calibro di M’Baye Babacar Niang, Adil Rami, Kévin Constant, Rodrigo Sebastián Palacio, Urby Emanuelson e Alex, che girano ormai col loro inseparabile braccialetto. Troviamo, inoltre, tra gli iLoby_sti Marco Van Ginkel, Michael Essien, Emis Killa e Juan Pablo Carrizo.
Il motto di questa rete è: “Insieme siamo più forti”, messaggio scelto per esprimere un concetto chiaro e forte: l’unico modo per realizzare business di successo è creare solidi contatti uniti da un obiettivo comune. Nasce con iLoby, dunque, un nuovo concetto di far business: «Nasce quella che definiamo la “BUSINESS-FAMILY”; un luogo dove prima di ragionare con la testa, ci si mette il cuore. Questo perché in un mondo dove ormai i rapporti “umani” stanno affievolendo sempre di più, dove i sentimenti lasciano posto a cuori aridi e freddi e dove quegli splendidi rapporti veri nati da uno sguardo dato di sfuggita o dal prendersi per mano quando si è in difficoltà, danno spazio allo stupido suono metallico di un messaggio, noi rompiamo le linee… noi crediamo ancora fortemente nei nobili valori che rendono tale un essere umano, nei nobili valori che fanno battere un cuore e ridere di gioia ed amore l’animo delle persone; proprio con questi splendidi valori ormai dimenticati, la business-family mette le sue basi per un business di successo… che infatti, prima, passa dal cuore». Queste le parole del COO Nadir Mennuni, in un articolo della sua testata online, in cui parla con evidenza del progetto di iLoby, mettendoci, non solo una forte passione per il suo lavoro, ma anche e soprattutto il cuore.
Sonia Carrera
O4 novembre 2014