Pokerissimo pure al Chievo, la Lazio vola al terzo posto

Un’altra cinquina dopo quella a domicilio di Ferrara. All’Olimpico la Lazio asfalta il Chievo, spesso bestia nera tra le mura amiche, e raggiunge il terzo posto a pari punti – e miglior differenza reti – con l’Inter, che nel posticipo si annulla con la Roma. Domina Milinkovic, autore di una splendida doppietta, ricama Luis Alberto, Bastos si fa perdonare una clamorosa disattenzione che costa il momentaneo pareggio clivense con il quarto centro in campionato, infine trova gloria pure Nani, entrato carico e motivato. Peccato per Immobile, fuori dal 34′ dopo aver accusato un fastidio muscolare nei primi minuti: non dovrebbe essere nulla di grave, però salterà il recupero con l’Udinese – ghiotta occasione per staccare l’Inter e allungare sulla Roma – e probabilmente anche la trasferta di San Siro contro il Milan. I biancocelesti continuano ad esprimere il miglior calcio d’Italia e a macinare punti: quello di Inzaghi è un capolavoro.
STOP IMMOBILE, CI PENSANO SERGEJ E LUIS — Inzaghi ritrova Marusic in mediana e inserisce Wallace al posto dello squalificato Radu sulla sinistra della difesa. Parte dalla panchina Caceres, arrivato dal Verona. Maran, privo dell’infortunato Inglese, conferma in blocco la formazione che ha pareggiato con l’Udinese prima della sosta. Al 4’ Immobile si ferma per un risentimento alla coscia destra, ma decide di provare a continuare. Inzaghi fa comunque scaldare Felipe Anderson. Al 9’ un pallone scodellato al centro da Parolo colpisce la traversa. Chievo in avanti: a lato una conclusione di Birsa dalla distanza. Al 14’ azione articolata della Lazio: Sorrentino para su Milinkovic. Al 18’ De Vrij sventa su un’incursione di Pucciarelli. Replica della squadra di Inzaghi: colpo di testa di Marusic alzato in angolo da Sorrentino. Che due minuti dopo si oppone a un’incornata di Immobile. La Lazio si catapulta in avanti: al 24’, spettacolare spunto di Marusic sulla destra, appoggio per Luis Alberto, che infila Sorrentino con un tocco deviato da Bani. Settimo gol in campionato per lo spagnolo. Il vantaggio della Lazio dura appena settanta secondi. Sul lancio lungo di Radovanovic, Bastos non riesce a fronteggiare Pucciarelli che si gira e sigla il pareggio del Chievo. Al 31’ la Lazio raddoppia: dopo uno scambio con Parolo, Milinkovic conclude con una rasoiata angolata e realizza il suo primo gol stagionale all’Olimpico dopo aver già colpito per sette volte (2 in Europa League). Al 35’ Inzaghi sostituisce Immobile con Felipe Anderson. Il brasiliano si mette subito in evidenza con alcuni colpi del suo repertorio e sfiora il gol al 41’: Sorrentino neutralizza di piede. Lazio cerca il tris con insistenza. Pericoloso anche Marusic con una capocciata sull’esterno della rete. Al 45’, per un contrasto di Lulic con Stepinski, Abisso decreta il rigore per il Chievo, che viene però annullato dopo il ricorso alla Var.
E 5 – Dopo l’intervallo, Pucciarelli prova subito a sorprendere Strakosha, che rimedia in calcio d’angolo. La squadra di Maran va a caccia del pareggio. Uno svarione di Wallace lancia pericolosamente a rete Stepinski che conclude sull’esterno. Al 14’ Lazio insidiosa con un colpo di testa di Parolo che va a lato. Al 16’, Pellissier avvicenda Stepinski: Maran carica l’attacco. Al 19’ Lukaku rileva Lulic: Inzaghi vuol rinfrescare la manovra sulla sinistra. Al 23’ la Lazio timbra il terzo gol: ancora Milinkovic con un bel sinistro a volo su lancio di Leiva. Terza doppietta stagionale per il centrocampista. Alla mezzora il serbo sfiora il tris personale con una parabola elegante che finisce sul fondo. Altri cambi: nel Chievo Leris sostituisce Birsa, nella Lazio Nani rileva Milinkovic. Al 38’ proprio Nani serve un pallone d’oro per Bastos che si è proiettato in area. Il tiro dell’angolano viene deviato di schiena da Tomovic e fissa il 4-1. Maran fa entrare Garritano al posto di Bastien. La formazione di Inzaghi non è ancora sazia. Al 42’, Lukaku ispira Nani che sigla il quinto gol con un tiro sul secondo palo. E i 25 mila dell’Olimpico festeggiano la prima vittoria interna nel 2018 di una Lazio sempre più da Champions.
Meritano 2duerighe
MILINKOVIC – Sempre più decisivo, sempre più leader, sta diventando un top player. Tenerlo in estate sarà difficilissimo, ma difficile sarà pure scendere dalla richiesta di 100 milioni e passa fatta da Lotito.
WALLACE – Se Bastos almeno rimedia con un gol, fortunoso quanto voluto, lui rimane in bambola per tutta la seconda frazione, rischiando di regalare a Stepinski il gol del pareggio. Mai convincente da quando è tornato dall’infortunio, con l’arrivo di Caceres rischia di finire dietro nelle gerarchie.
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